Pietra runica di Stentoften

La Pietra runica di Stentoften è un monolito recante una maledizione in proto-norreno scoperta nel 1823 dal decano O. Hammer. Fu rinvenuta stesa a terra, con il lato inciso rivolto verso il basso, circondata da cinque grandi pietre che formavano un pentagono o un pentagramma. Di conseguenza la pietra faceva parte di un monumento più grande, simile al complesso di Björketorp sito poco più a est. Nel 1864 il monolito fu spostato nella chiesa di Sölvesborg, Svezia.

Pietra di Stentoften
pietra runica
ID RundataDR 357
PaeseSvezia
RegioneBlekinge
CittàStentoften
PeriodoV - VII secolo
Maestro runicoSconosciuto
Testo originale
Vedi paragrafo corrispondente
Testo in italiano
Vedi paragrafo corrispondente

La maggior parte degli studiosi data l'incisione al VII secolo d.C. e fu utilizzato uno stile delle rune che si pone tra il Fuþark antico e quello recente. Un tipico esempio di questo è la runa "a" che ha la stessa forma della runa "h" nel Fuþark recente. La runa "k", che assomiglia molto ad una Y, è la transizione da a nelle due versioni dei caratteri. Questo rinvenimento è molto significativo perché sono poche le iscrizioni intermedie rinvenute fino ad ora e tra queste possiamo citare la Pietra runica di Björketorp, la Pietra runica di Istaby e la Pietra runica di Gummarp (traslata a Copenaghen e persa nell'incendio del 1728).

Le pietre runiche di Stentoften, Istaby e Gummarp, tramite i nomi che compaiono su esse, vengono associate ad uno stesso clan e le persone citate sono sempre dei capo clan. La pietra di Björketorp non riporta nessun nome e dista circa 10 chilometri dalle altre, ma non vi sono dubbi che anch'essa sia collegata alle altre, in quanto riporta lo stesso stile di rune e il medesimo messaggio della pietra di Stentoften. È altresì ovvio che l'autore delle iscrizioni non fu sempre lo stesso e pertanto questo mette in risalto una specifica tradizione runica presente nel Blekinge durante il VII secolo.

Traslitterazione in caratteri latini modifica

  • AP niuhAborumz ¶ niuhagestumz ¶ hAþuwolAfz gAf j ¶ hAriwolAfz (m)A--u snuh-e ¶ hidez runono fe(l)(A)h ekA hed¶erA
  • AQ niu hAborumz ¶ niu hagestumz ¶ hAþuwolAfz gAf j ¶ hAriwolAfz (m)A--u snuh-e ¶ hidez runono fe(l)(A)h ekA hed¶erA
  • B ginoronoz
  • C herAmAlAsAz ¶ ArAgeu we(l)Aduds| |sA þAt
  • D bAriutiþ

Trascrizione in proto-norreno modifica

  • AP <niuha>borumz <niuha>gestumz Haþuwulfz gaf j[ar], Hariwulfz ... ... haidiz runono, felh eka hedra
  • AQ niu habrumz, niu hangistumz Haþuwulfz gaf j[ar], Hariwulfz ... ... haidiz runono, felh eka hedra
  • B ginnurunoz.
  • C Hermalausaz argiu, Weladauþs, sa þat
  • D briutiþ.

Traduzione in Italiano modifica

Traduzione basata su Rundata.

  • AP Per gli abitanti (di) <niuha> e (per gli) ospiti di <niuha> Haþuwulfar ha dato un buon anno. Hariwulfar ... ... Io, maestro delle rune(?), nascosi qui
  • AQ nove cervi, nove stalloni,Haþuwulfar ha dato un anno fecondo, Hariwulfar ... ... Io, maestro delle rune(?), nascosi qui
  • B rune di potere
  • C Incessantemente (afflitto da) maleficio, (condannato a) insidiosa morte sarà colui che questo
  • D romperà.

Riferimenti modifica

  • Jacobsen, Lis & Moltke, Erik: Danmarks Runeindskrifter. 3rd tome. 1941.
  • Thorngren, Karl-Gösta: Runstenar i Blekinge. Blekingeboken 1942. pp. 63–96.
  • Rundata

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