Predicato (onomastica)
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Con predicato si intende l'indicazione di una località geografica che specifica un titolo nobiliare. Può essere una località geografica su cui il detentore del titolo nobiliare ha (o aveva) potere con un'investitura feudale (in tal caso si tratta di predicato «feudale»), o su cui non si ha prerogativa ma che costituisce un possedimento patrimoniale (in tal caso si tratta di predicato «allodiale»), o di pura fantasia o relativa a particolari imprese (in tal caso si tratta di predicato «onorifico»).[1]
La erronea locuzione predicato d'onore viene invece spesso utilizzata come sinonimo di trattamento d'onore, sebbene non si tratti di un predicato.
Predicati nella Repubblica ItalianaModifica
Anche se l'Italia è oggi una repubblica, e la XIV disposizione transitoria dell'attuale Costituzione italiana sancisce il non riconoscimento dei titoli nobiliari, sempre la stessa disposizione transitoria e finale stabilisce che i predicati dei titoli esistenti prima del 28 ottobre 1922 (marcia su Roma) valgono come parte del nome. Le famiglie che hanno goduto di un titolo, hanno quindi il diritto di richiedere alla magistratura l'aggiunta del loro predicato al cognome, con specifica sentenza detta di "cognomizzazione", cognome che come tale passerà a tutta la discendenza.
Esempi:
- Luchino Visconti di Modrone - il predicato è "di Modrone"
- Camillo Benso di Cavour - il predicato è "di Cavour"[1]
Tribunali ecclestiasticiModifica
Anche il tribunale ecclesiastico riconosce oggi i predicati nobiliari delle famiglie.
NoteModifica
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