Prendere lucciole per lanterne
Prendere lucciole per lanterne è un'espressione idiomatica della lingua italiana che si utilizza per indicare un vistoso errore o la confusione di una cosa con un'altra. Più raramente, è utilizzata anche per indicare persone dotate di scarso "comprendonio". La frase viene utilizzata per far notare a una persona un errore o segnalarle di aver confuso due aspetti. Normalmente non costituisce un insulto.
Origini della frase
modificaQuesta espressione fa riferimento al fatto che lucciole e lanterne illuminano entrambe, ma hanno caratteristiche e aspetto molto diverse tra loro. È quindi quasi impossibile scambiarle, nonostante il buio della notte. Il detto ha origine dalla filastrocca "Il calabrone in bicicletta", diffusa negli anni '20 [1].
«Un giorno il calabrone,
che andava in bicicletta,
pregò la luccioletta
di fargli da lampione.
Ma il vigile maiale,
che era di fazione,
gli fe’ contravvenzione,
scrivendo sul verbale:
“La legge non ammette,
per sue ragioni interne,
su carri e biciclette
lucciole per lanterne”.»
Varianti regionali
modificaPiemonte
modificaIn Piemonte esiste il detto, di medesimo significato, "prendere Roma per toma" o "capire Roma per toma" (capì Roma për toma in piemontese)[2][3] Benché l'etimologia della parola "toma" sia incerta,[4] si pensa che essa sia legata al proverbio "capire Roma per toma", correlato al modo di dire "promettere Roma e toma" (dal latino promittere Romam et omnia, ovvero "promettere Roma e tutto il resto"), che significa fare promesse impossibili da mantenere.[2]
Nella stessa regione esiste un altro detto correlato, ovvero capì ciòca per bròca ("confondere una campana con un chiodo").[5]
Note
modifica- ^ Il calabrone in bicicletta, su filastrocche. URL consultato il 15 gennaio 2024.
- ^ a b Dizionario dei Modi di Dire, su dizionari.corriere.it. URL consultato il 15 ottobre 2020.
- ^ Elma Schena, Adriano Ravera, Il grande libro della cucina piemontese, Blu, 2017, p. 59.
- ^ toma, su garzantilinguistica.it. URL consultato il 15 ottobre 2020.
- ^ Capire “ciòca per bròca” o “Roma per toma”: perché si dice così? I Modi di dire Piemontesi, su mole24.it. URL consultato il 15 ottobre 2020.