Presa di Geertruidenberg (1573)
La presa di Geertruidenberg (1573) fu un episodio nell'ambito della guerra degli ottant'anni. L'assedio della città venne condotto da un contingente inglese, francese e fiammingo comandato dal colonnello de Poyet. Una piccola forza d'assalto guidata dal capitano inglese Walter Morgan prese il controllo del cancello principale di accesso cogliendo di sorpresa la guarnigione, gran parte della quale venne passata a fil di spada.[6][7]
| Presa di Geertruidenberg (1573) parte della guerra degli ottant'anni | |||
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| Data | 28 agosto 1573 | ||
| Luogo | Geertruidenberg, Paesi Bassi spagnoli (oggi Paesi Bassi) | ||
| Esito | Vittoria anglo-olandese[1] | ||
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| Comandanti | |||
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Antefatto modifica
Gli spagnoli avevano Middelburg sotto assedio. I Geuzen ad ogni modo riuscirono a sconfiggerli nelle acque della Zelanda nell'aprile di quell'anno, nella battaglia di Borsele.[5] Un secondo contingente spagnolo era impegnato al forte di Rammekens che si arrese agli anglo-olandesi nell'agosto di quello stesso anno. Una flotta olandese venne organizzata quindi dal principe d'Orange e venne diretta a Dordrecht.[6] Una piccola forza venne distaccata da quest'ultimo contingente, composta da soldati inglesi, scozzesi, francesi e fiamminghi e guidata dal tenente colonnello francese de Poyet, con 300 soldati in tutto ed inviata a catturare la città di Geertruidenberg.[3] La flotta salpò nella notte alla volta della città.[4]
La guarnigione di Geertruidenberg, composta da una compagnia di Valloni del reggimento di Cristóbal de Mondragón, includeva ufficiali spagnoli ma era comandata dal nobile francese capitano Draek e constava di 170 uomini in tutto.[2] Le forze protestanti sbarcarono nella notte sulla costa a nord del Brabante ed iniziarono le operazioni di avvicinamento alla città.[7]
La cattura modifica
La mattina del 31 agosto 1573, il colonnello de Poyet ordinò al capitano Walter Morgan ed al capitano francese Malion con diciotto picchieri e quattro olandesi che lavoravano nella città, di scalarne i bastioni e di aprire la Bredator, la porta principale della cittadina.[1][5] Questa era la chiave d'accesso alla città e una volta aperta gli attaccanti furono in grado di cogliere la città di sorpresa invadendola.[4][6] Quando le truppe della guarnigione si accorsero di ciò che stava accadendo, gli assedianti erano ormai penetrati in città.[3] Tentarono di opporre resistenza armata ma vennero tutti uccisi e solo pochi riuscirono a fuggire, incluso il capitano Draek che, pur ferito alla schiena, si gettò da una finestra ed ebbe salva la vita.[7] Nella fretta di fuggire lasciò sul tavolo l'intera paga per i suoi uomini che venne immediatamente sequestrata dagli spagnoli.[2]
I cittadini vennero generalmente trattati bene, malgrado il fatto che un prete venne ucciso e un monaco impiccato per collaborazionismo.[3] Un soldato inglese ricordò come quella fu la prima città catturata dalle forze dei ribelli in un anno e che questo infiammò ancora di più il morale delle truppe protestanti.[3][6] Draek ripiegò fuggendo a Breda.[7]
Conseguenze modifica
Dopo che venne fissata una nuova guarnigione, Poyet e Morgan fecero ritorno a Dordrecht.[5] Il principe d'Orange nominò Jerome Tseraarts quale comandante della guarnigione di Geertruidenberg. L'8 settembre, si tenne il primo sermone protestante in città.[2]
La città rimase nelle mani degli olandesi sino all'aprile del 1589 quando la guarnigione anglo-olandese al comando del capitano John Wingfield vendette la salvezza della città agli spagnoli del duca di Parma.[8] L'occupazione spagnola, ad ogni modo, ebbe fine il 25 giugno 1593 quando la città venne nuovamente assediata e tornò nelle mani degli olandesi.[9]
Note modifica
- ^ a b Sanders p 162-63
- ^ a b c d Jacob Lennep, Herinneringen uit den worstelstrijd met Spanje (Dutch), National Library of the Netherlands, A.W. Sythoff, 1858, p. 57.
- ^ a b c d e Glozier & Onnekink p 15
- ^ a b c Walter Scott, A Collection of Scarce and Valuable Tracts: On the Most Interesting and Entertaining Subjects (Volume1), T. Cadell, W. Davies, 1809, pp. 372–73.
- ^ a b c d (NL) S Groenveld, Het Engels kroniekje van Walter Morgan en een onbekende reeks historieprenten (1572-1574), in Low Countries Historical Review, vol. 98, n. 1, 1983, pp. 21–24.
- ^ a b c d Caldecott-Baird pp 99-102
- ^ a b c d Knight, Charles Raleigh: Historical records of The Buffs, East Kent Regiment (3rd Foot) formerly designated the Holland Regiment and Prince George of Denmark's Regiment. Vol I. London, Gale & Polden, 1905
- ^ Luc Duerloo p 46
- ^ Ungerer p 128
Bibliografia modifica
- Peter J Arnade, Beggars, Iconoclasts, and Civic Patriots: The Political Culture of the Dutch Revolt, Cornell University Press, 2008, ISBN 978-0-8014-7496-5.
- Luc Duerloo, Dynasty and Piety: Archduke Albert (1598-1621) and Habsburg Political Culture in an Age of Religious Wars, Ashgate Pub Co, 2012, ISBN 978-0-7546-6904-3.
- Matthew & David Glozier & Onnekink, War, Religion and Service: Huguenot Soldiering, 1685-1713 Politics and culture in north-western Europe, 1650-1720, Ashgate Publishing Ltd, 2007, ISBN 978-0-7546-5444-5.
- Walter Morgan, The Expedition in Holland 1572-1574: The Revolt of the Netherlands: the Early Struggle for Independence, a cura di Duncan Caldecott-Baird, Seeley Service, 1976, ISBN 978-0-85422-071-7.
- J. G. M Sanders, Waterland als woestijn: geschiedenis van het kartuizerklooster "Het Hollandse Huis" bij Geertruidenberg, 1336-1595 (Dutch), Uitgeverij Verloren, 1990, ISBN 978-90-70403-26-3.
- James Tracy, The Founding of the Dutch Republic: War, Finance, and Politics in Holland, 1572-1588, OUP Oxford, 2008, ISBN 978-0-19-160728-8.
- Gustav Ungerer, A Spaniard in Elizabethan England: The Correspondence of Antonio Pérez's Exile, Volume 1, Tamesis Books, 1974, ISBN 978-0-900411-84-7.
