Quake Minus One

videogioco del 1985

Quake Minus One, a volte scritto anche Quake Minus 1, è un videogioco strategico in tempo reale fantascientifico con sequenze d'azione in prima persona, pubblicato a inizio 1986[2] per Commodore 64 dalla Monolith, un'etichetta appena fondata dal produttore britannico Beyond Software[3]. Venne realizzato da Warren Foulkes e Mike Singleton (all'epoca noto per The Lords of Midnight)[4]. La stampa britannica lo giudicò spesso un gioco di non facile apprendimento, con valutazioni complessive dal medio al molto buono.

Quake Minus One
videogioco
PiattaformaCommodore 64
Data di pubblicazione1986
GenereSparatutto in prima persona, strategia in tempo reale
TemaFantascienza
OrigineRegno Unito
SviluppoWarren Foulkes e Mike Singleton
PubblicazioneMonolith / Beyond Software, Mindscape (Nordamerica[1])
Modalità di giocoSingolo giocatore
Periferiche di inputJoystick
SupportoCassetta, dischetto

La grande centrale geotermica Titan, situata sul fondo dell'Atlantico, è controllata da cinque computer detti "Titani", ciascuno con una propria funzione e una propria flotta di mezzi automatici che viaggiano per le strade del complesso. Il Fronte di Liberazione dei Robot, un'organizzazione terroristica, ha preso il controllo di quattro Titani e sta per sabotare la centrale, causando un enorme terremoto (da cui il titolo, traducibile "meno uno alla scossa"). L'ultimo Titano rimasto sotto controllo legale, Hermes, deve distruggere o riconquistare gli altri prima che sia troppo tardi.

Modalità di gioco

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Il giocatore può selezionare e controllare uno alla volta i propri robot mobili, che si muovono lungo le strade rettilinee del grande complesso a pianta esagonale. Ogni tipo di robot ha proprie caratteristiche, ed è dotato di circa quattro armamenti offensivi o difensivi su otto possibili. Le strade appaiono gialle se sotto il proprio controllo o rosse se in mano al nemico.

Ai lati delle strade si incontrano numerose installazioni di vari tipi con diverse funzioni, ad esempio le fabbriche che riparano i robot e i serbatoi che li riforniscono, i bunker e le piattaforme che hanno propri armamenti, le torri di controllo agli incroci che determinano il possesso delle strade. Sulla carreggiata si possono incontrare i robot avversari e talvolta rocce ostacolanti. Gli armamenti permettono di distruggere in vari modi nemici e strutture, i raggi ionici in particolare permettono di conquistare certe strutture.

La schermata di gioco è divisa in due parti, in alto si ha la visuale sull'azione e in basso la complessa area comandi. Nella visuale in alto il giocatore può scegliere di visualizzare la mappa del complesso, mostrata un po' alla volta con scorrimento in tutte le direzioni; quando si è in modalità mappa il tempo viene messo in pausa e si possono selezionare le unità con un cursore che scorre lungo le strade. Quando si prende il controllo di un robot l'azione è in tempo reale, con visuale tridimensionale in prima persona e un mirino per le armi; il robot può muoversi linearmente lungo le strade e ruotare su sé stesso solo quando è fermo.

La metà inferiore dello schermo è ulteriormente suddivisa in varie aree di controllo. Sulla destra ci sono le icone di comando, variabili a seconda del contesto. Sulla sinistra una minimappa dell'intero complesso indica il possesso degli incroci e, con una freccia, la posizione e orientamento dell'attuale visuale. Altri indicatori includono icone delle armi, stato dei danni dell'unità, livelli di carburante ed energia, orologio.

Si ha un tempo limitato per completare la missione, ma è possibile anche la sconfitta immediata se il nemico arriva a distruggere la base di Hermes. Se il giocatore sconfigge invece la base di un altro Titano, i suoi robot diverranno inattivi se la base è distrutta o passeranno in mano al giocatore se la base è catturata.

  1. ^ (EN) Quake Minus One (C64, 5 1/4" Disk) Mindscape - 1985 USA, Canada Release, su elisoftware.org. URL consultato il 22 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2018).
  2. ^ A volte riportato 1985 che è l'anno di copyright; tuttavia secondo Zzap!64 11, p. 41 del marzo 1986 la versione commerciale definitiva era appena arrivata
  3. ^ Computer and Video Games 51
  4. ^ Commodore User 27

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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