Raffaello Maurri (18631935) è stato un editore e liutaio italiano.

Assieme al fratello Pilade aprì un negozio specializzato in editoria musicale e una ditta di costruzione di strumenti mandolini, mandole e chitarre a Firenze. I cartigli dei mandolini R. Maurri riportano l'esistenza di un negozio in Via delle Farine, n. 2 e di un'officina in Piazza S. Croce, n. 6.

La ditta Maurri stampò un vasto catalogo di musiche per strumenti a plettro, che oggi costituisce la Collezione Maurri (Ed. Curci). Lo Stabilimento Raffaello Maurri fu poi rilevato da Carlo Schmidl nel 1923.[1]

Secondo il musicologo Paul Sparks (1995), è da attribuire ai liutai Maurri l'invenzione del cosiddetto "mandolino toscano" o "fiorentino", caratterizzato da una differente inclinazione della tavola e da un numero di cori doppi o singoli variabile tra 4 e 5.[2]

Oggi Raffaello Maurri è sepolto al Cimitero monumentale della Misericordia dell'Antella, Comune di Bagno a Ripoli, provincia di Firenze.

Note modifica

  1. ^ Simona Boni, Romolo Ferrari e la chitarra in Italia nella prima metà del Novecento, 1ª ed., Mucchi, 2009, ISBN 978-88-7000-514-1, OCLC 500795778. URL consultato il 26 luglio 2019.
  2. ^ Terranova, Bruno., La catalogazione dei mandolini, Tesi di Dottorato, Università degli Studi di Roma "La Sapienza", 2009.

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