Ragionamento
cognizione
Il ragionamento è il processo cognitivo che, partendo da determinate premesse, porta a una conclusione, facendo uso di procedimenti logici[1], tipico delle argomentazioni. I principali tipi di ragionamento, secondo ottiche diverse, possono essere l'inferenza, l'induzione,[2] la deduzione, l'abduzione e il ragionamento per assurdo.

DescrizioneModifica
Di questo fondamentale processo le varie discipline affrontano vari aspetti.
- La filosofia ne studia generalmente i fattori che qualificano un ragionamento (rispetto alla sua bontà, coerenza, appropriatezza, efficacia), valutandone la forma strutturale e la varietà metodologica.
- La psicologia e le scienze cognitive, invece, tendono a concentrarsi sulla psicologia del ragionamento; le questioni principali sono: come si ragiona? Quali processi cognitivi e neurali si svolgono? Che ruolo hanno i fattori culturali nel ragionare?
- La logica matematica approfondisce invece l'aspetto formale del ragionamento (inferenza). L'uso delle operazioni aritmetiche da parte della mente umana è detto invece calcolo.
- Lo studio del ragionamento automatico affronta invece una modellizzazione computazionale dei vari modi del ragionamento.
NoteModifica
- ^ Ragionamento, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 6 gennaio 2023.
- ^ Alcuni filosofi della scienza, tuttavia, contestano che l'induzione possa essere considerata un ragionamento, essendo priva di necessità logica; tra costoro va annoverato principalmente Karl Popper (cfr. Congetture e confutazioni, 1972).
Voci correlateModifica
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