Religiose libanesi maronite
Le Religiose Libanesi Maronite (in francese Religieuses Libanaises Maronites; sigla R.L.M.) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio.[1]
Storia
modificaAll'epoca della fondazione dell'ordine antoniano i monasteri erano doppi e le religiose conducevano vita comune in chiesa, cucina e refettorio insieme con i religiosi.[2]
Nel 1729 'Abdallah Qaraali, vescovo di Beirut e tra i fondatori dell'ordine, scrisse al papa che la coabitazione di monaci e monache stava causando grandi turbamenti e che, per tale motivo, aveva deciso di destinare alle religiose un monastero della sua diocesi in modo che esse non potessero avere relazioni con i religiosi; Qaraali scrisse anche una regola in 12 capitoli per le religiose, promulgata nel 1725.[2]
Il progetto fu realizzato solo nel 1736, quando il concilio libanese di Louaizeh decretò ufficialmente la separazione del ramo femminile dall'ordine: alle religiose fu destinato il monastero di Mar Elias; seguirono quelli di Mar Sassine, Mar Maroun, Mar Youssef e Saydat Hrache. Tutti i monasteri erano tra loro autonomi e soggetti al superiore generale degli antoniani e al vescovo del luogo.[2]
Nel 1948 le religiose, che fino ad allora avevano osservato una rigida clausura, ottennero di abbandonare la vita contemplativa per dedicarsi all'apostolato attivo, aprendo scuole femminili.[2]
Attività e diffusione
modificaLe religiose si dedicano all'istruzione e all'educazione cristiana della gioventù.
Sono presenti in varie località del Libano; la sede generalizia è presso il Couvent Saint Jean-Le Bien Aimé di Jeita.[1]
Alla fine del 2015 l'istituto contava 132 religiose in 7 case.[1]
Note
modificaBibliografia
modifica- Annuario Pontificio per l'anno 2017, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2017. ISBN 978-88-209-9975-9.
- Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.