Rettificatrice

e una macchina

La rettificatrice è una macchina utensile ad asportazione di truciolo attraverso l'azione di una mola abrasiva,[1] utilizzata per la finitura di pezzi metallici in grado di ottenere una bassissima rugosità superficiale[1] e una notevole precisione dimensionale e geometrica[1] e di lavorare anche su materiali molto duri (come gli acciai temprati).[1]

Esempio di rettificatrice CNC

La rettifica, essendo un'operazione di finitura, è generalmente applicata su pezzi che hanno già subito una prima lavorazione su altre macchine utensili come torni, fresatrici, centri di lavoro o trapani.[1]

Storia modifica

Tipologie e funzionamento modifica

La rettificatrice utilizza come utensile una mola,[2] che può avere forme diverse.

Le rettificatrici possono essere distinte in:[1]

  • rettificatrici in tondo per esterni
  • rettificatrici in tondo per interni
  • rettificatrici universali
  • rettificatrici senza centri
  • rettificatrici per piani ad asse verticale
  • rettificatrici per piani ad asse orizzontale
  • rettificatrici speciali
  • rettificatrici per utensili (anche dette "affilatrici")

L'asportazione di truciolo avviene attraverso moto di taglio rotatorio e moto di alimentazione traslatorio.[2] Nelle rettificatrici in tondo moto di taglio si riferisce al moto relativo dell'utensile rispetto al pezzo,[2] mentre nel caso di rettificatrici in piano il moto di taglio è svolto solo dall'utensile.[2] Generalmente il moto di avanzamento è svolto dal pezzo, ma nel caso della rettificatrice universale può essere svolto sia dal pezzo sia dall'utensile.[2]

La forma del truciolo dipende dal tipo di materiale lavorato e dall'utensile utilizzato. In generale materiali duttili (ad esempio acciaio) danno trucioli più lunghi e uniti, mentre materiali più fragili danno trucioli più sbriciolati.[2]

Rettificatrici in tondo per esterni modifica

Le rettificatrici in tondo per esterni consentono la rettifica di pezzi cilindrici o conici (ad esempio: alberi e perni[1]) e possono essere dotate di sistemi per il caricamento automatico e per il controllo dimensionale in modo da farle lavorare automaticamente nelle produzioni di serie. Esempi di rettificatrici in tondo per esterno sono le rettificatrici di tipo Norton, adatte a lavorare pezzi di piccola o media dimensione, e quelle di tipo Landis, utilizzate per pezzi lunghi e pesanti.[1]

Rettificatrici in tondo per interni modifica

Le rettificatrici in tondo per interni possono rettificare la superficie interna di fori cilindrici o conici (tra cui anche sedi di cuscinetti[1]) e con le attrezzature adatte sono in grado di lavorare a produzioni in serie. A loro volta possono essere distinte in due tipi diversi a seconda del metodo di lavoro: rettificatrici nelle quali la mola e il pezzo ruotano entrambi simultaneamente ma con verso di rotazione discorde, utilizzate soprattutto su pezzi medio-piccoli, e rettificatrici nelle quali il pezzo è fermo mentre la mola possiede tutti i movimenti, adatte a lavorare anche pezzi di grande dimensione e asimmetrici.

Rettificatrici universali modifica

Queste sono macchine utensili in grado di rettificare superfici interne ed esterne cilindriche e coniche, e talvolta anche superfici piane.

Rettificatrici speciali modifica

Le rettificatrici speciali permettono di lavorare con precisione pezzi difficilmente lavorabili con le altre rettificatrici, ad esempio ingranaggi, ruote dentate, sfere per cuscinetti e filettature.[1]

Applicazioni modifica

Le rettificatrici vengono impiegate per applicazioni in cui vi è necessità di un'elevata precisione dimensionale o di una rugosità della superficie molto bassa (inferiore a 1,6, che è una delle più basse raggiungibili con un tornio[senza fonte]). Un esempio potrebbe essere un accoppiamento di due particolari metallici: un foro che sarà alesato, con un cilindro che verrà rettificato, oppure i dischi dei freni, che oltre a necessitare di una bassa rugosità, hanno bisogno che le facce siano molto parallele tra di loro (il fatto che i dischi dei freni hanno un costo elevato rispetto alle pinze dipende appunto dalla rettifica).

Il materiale asportato varia circa da 2,5 micron a 0,150 mm.[senza fonte] Ciò rende necessarie una o più lavorazioni precedenti per portare il pezzo ad una dimensione congrua, affinché la rettifica sia breve e pulita.

La rettificatrice è utilizzata per produrre referenze, attrezzatura per collaudi, cuscinetti, guide e moltissimi altri componenti comuni. La versatilità delle macchine rettificatrici è data anche dal fatto che, lavorando per abrasione, non subisce eccessivi sforzi quanto ad esempio un tornio; è quindi decisamente più semplice lavorare acciai duri come l'acciaio super rapido al molibdeno AISI M50.

Sicurezza modifica

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h i j Techmec - La rettificatrice: tipologie, funzionamento e struttura
  2. ^ a b c d e f Istituto Superiore Sarnico "Serafino Riva", Esercitazioni Pratiche di Tecnologia Meccanica - Introduzione alle macchine utensili, a cura di Morotti Giovanni e Santoriello Sergio.

Bibliografia modifica

Voci correlate modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 21902 · NDL (ENJA00568002