Rita e Cristina Parodi

Rita e Cristina Parodi (Sassari, 3 marzo 1829Parigi, 23 novembre 1829) sono state due gemelle siamesi, con i corpi uniti all'altezza del torace. La parte superiore del corpo era doppia ma si riuniva in un unico tronco poco sotto lo sterno, avevano quattro braccia della stessa dimensione, e un unico paio di gambe.

Un'illustrazione che mostra Rita e Cristina dal libro Anomalies and Curiosities of Medicine di George M. Gould e Walter L. Pyle

Le due gemelle furono oggetto di importanti questioni di carattere etico: un quotidiano dell'epoca, che riportava il caso delle due sorelle, si chiedeva se avessero una o due anime, visto che il viso di Rita era sempre triste e malinconico mentre quello di Cristina, che era più robusta, era sempre allegro e felice.[1]

Biografia modifica

Rita e Cristina provenivano da una famiglia molto povera; i genitori, Maria Teresa e Giambattista Parodi, nonostante gli impedimenti delle autorità, riuscirono a trasferirsi a Parigi per esporle in vari circhi come "fenomeni da baraccone", per guadagnare qualche soldo e per poterle curare.[2]

Per racimolare qualche soldo, i genitori facevano vedere le gemelline clandestinamente ai curiosi. Ma non bastava per andare avanti: Rita, la più debole, si ammalò di bronchite e il 23 novembre 1829, in preda alle convulsioni, smise di respirare. Qualche secondo dopo Cristina, che non presentava nessun sintomo, fece la stessa triste fine.[3]

Le gemelle morirono dopo appena sette mesi di vita. L'autopsia effettuata sui loro corpi stabilì che avevano due cuori e due sistemi digerenti indipendenti.[4]

Lo scheletro è conservato a Parigi, presso il museo nazionale di storia naturale di Francia.[1]

Note modifica

  1. ^ a b (FR) 23 novembre 1829. Mort des siamoises Rita et Cristina, partageant 1 utérus, 2 têtes et 4 seins., su mosaikhub.com, 23 novembre 2014. URL consultato il 7 marzo 2018.
  2. ^ Bondeson, p. 170.
  3. ^ Bondeson, p. 171.
  4. ^ Bondeson, p. 172.

Bibliografia modifica