Il Samul nori (사물놀이?) è una forma musicale di origine coreana che esprime armonia nelle differenze dei diversi suoni che la compongono.[1] Il termine Samul nori contiene l’espressione Samul, quattro parti, quattro strumenti che compongono il genere, che inoltre costituiscono i quattro strumenti base della preghiera buddhista.[2]

Artisti Samul nori durante un’esibizione per strada

Introduzione modifica

Gli strumenti musicali che ne fanno parte trattengono tra loro diversità storiche e regionali, tanto che lo stesso suonatore deve essere a conoscenza profonda di queste caratteristiche per poterlo interpretare al meglio. Il rispetto per lo strumento non è altro che una proiezione della filosofia coreana, che predica la considerazione ed inclusione delle diversità altrui per raggiungere una consonanza generale.[1]

Origine modifica

L’odierno Samul nori corrisponde a un nuovo tipo di musica Nongak, nata nel febbraio del 1978 dal teatro Gonggan Sarang.[2] Il Nongak costituisce un tipo di musica a sfondo di riti ancestrali e teatro. Suonare musica Nongak rappresentava un momento di pausa per i contadini, che al contempo pregavano per un buon raccolto.[3] Il genere fu modificato per sostenere il ritmo di quattro strumenti Samul, spesso suonati in posizione seduta.

 
Strumenti Kkwaenggwari e Buk, suonati da due musicanti durante il Capodanno coreano.

Ciò che differenzia il Nongak dal Samul nori è questa melodia entusiasta che il Nongak non ha, un ritmo raggiunto mediante la percussione di questi strumenti parte costituenti.[2]

Strumenti modifica

  • Kkwaenggwari,[2] simboleggia il suono del tuono[4]
  • Janggu,[2] simboleggia il suono della pioggia[4]
  • Buk,[2] simboleggia il suono della terra e delle nuvole[4]
  • Jing,[2] simboleggia il suono del vento[4]

Note modifica

  1. ^ a b Open Stage 2018: Samulnori, su KOCIS Korean Cultural Center.
  2. ^ a b c d e f g 사물놀이(Samullori), su Encyclopedia of Korean Folk Culture.
  3. ^ Korean performing art Nongak, su KOCIS Korean Culture and Information Service, 28 dicembre 2017.
  4. ^ a b c d [The Wonders of Korea] Ep6. DNA of Korean Performance, su KOCIS Korean Culture and Information Service, 6 aprile 2016.

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