Santuario di Maria Santissima del Fiume

chiesa situata ad Alcamo, Italia

Il santuario di Maria Santissima del Fiume si trova nel territorio di Alcamo, sulla strada statale 113, subito dopo lo svincolo Autostrada A29 Alcamo Ovest.

Santuario di Maria Santissima del Fiume
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneSicilia
LocalitàAlcamo
Coordinate37°58′11.02″N 12°55′21.08″E / 37.969727°N 12.922522°E37.969727; 12.922522
Religionecattolica
Diocesi Trapani
Consacrazione1920
Completamento1920

Storia modifica

Nel luglio 1820 ci furono delle insurrezioni a Napoli e in Sicilia; la causa era stata la concessione, da parte di Ferdinando I, della Costituzione di Spagna: la maggior parte del popolo, invece, avrebbe preferito quella siciliana del 1812.[1]

Ad Alcamo questa rivolta, contro il peso delle tasse e il dazio sul vino,[1] fu nota come Lu ribeddu di lu 1820; ci furono l’assalto alla sede del Comune e la distruzione di diversi documenti,[2] addirittura furono incendiate delle abitazioni, uffici notarili, e uccise alcune personalità importanti del tempo, fra cui due addetti alla pubblica sicurezza.

A Palermo furono cacciati i borbonici e si formò un governo provvisorio che chiedeva l'indipendenza; per soffocare queste insurrezioni il Re mandò da Napoli il generale Florestano Pepe con circa 60.000 soldati. Mentre il colonnello Flugy si muoveva da Trapani verso Palermo, venne costretto ritirarsi con le sue truppe, respinto dai ribelli di Alcamo, accorsi in gran numero nella zona del fiume Freddo.

La tradizione attribuisce un miracolo alla Madonna del Fiume, per mezzo delle piogge provvidenziali che fermarono le truppe Borboniche;[3] fu così innalzata una cappella in suo onore.[2] Il generale Pepe, ritenuto debole nei riguardi dei rivoltosi, fu fatto rientrare a Napoli e il generale Pietro Colletta, subentrato a lui, soffocò l'insurrezione.

Il poeta Peppi Enia, nella sua opera poetica in ottave intitolata Lu ribeddu di lu 1820, così fa riferimento all'edicola che oggi si trova accanto alla chiesetta vicino al fiume:

Pi stu triunfu di l'antichitati

Sta figuredda a stu ciumi viditi.[3]

Descrizione modifica

Il santuario è stato costruito nei primi anni del Novecento; al suo interno si trovano la statua della Madonna del Fiume, scolpita da Giuseppe Ospedale (1925), e un affresco del pittore alcamese Liborio Pirrone sul soffitto.

La cappella è meta di pellegrinaggi nel mese di maggio, soprattutto il sabato mattina quando si celebra la Messa. La festa, con relativa sagra campestre, viene celebrata la prima domenica di agosto.

Note modifica

  1. ^ a b F.M.Mirabella: Alcamensia p.101-103; ed.Sarograf, Alcamo, 1980
  2. ^ a b Salvatore Messina: Alcamo nella storia, nella leggenda e nell’arte; ed. Campo, 2015
  3. ^ a b Carlo Cataldo: I Giardini di Adone p.248; Grafiche Campo, Alcamo, 1992

Bibliografia modifica

  • Salvatore Messina: Alcamo nella storia, nella leggenda e nell’arte; ed. Campo, 2015
  • Carlo Cataldo: I Giardini di Adone p. 248; Grafiche Campo, Alcamo, 1992
  • P.Enia: Lu ribeddu di lu 1820, Alcamo, 1922
  • F.M.Mirabella: Alcamensia p. 101-103; ed.Sarograf, Alcamo, 1980
  • G.Mistretta di Paola: Tristi effetti dell'insurrezione siciliana del 1820 in Alcamo; in: il Popolo di Trapani, Trapani 12 ottobre 1935
  • Dom.Scinà: Raccolta di notizie e documenti della rivoluzione siciliana del 1820; manoscritto Qq H138 della Biblioteca Comunale di Palermo

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