La scuola Torii (鳥居派?, , Torii-ha) è una scuola pittorica giapponese del genere ukiyo-e, attiva nella città di Edo, ora Tokyo, durante il periodo Tokugawa.

La bellezza in un kimono nero, circa 1710-1720, pergamena appesa, inchiostro, colori e oro su carta, Kimbell Art Museum, opera di Torii Kiyonobu I

Storia modifica

 
Ichikawa Danjūrō II nel ruolo di Soga Gorō dall'opera Yanone, opera di Torii Kiyonaga

Iniziatore della scuola Torii fu Torii Kiyonobu I (1664-1729)[1], nativo di Osaka ma giunto a Edo, sede dello shogunato, a seguito del padre, attore di kabuki.[1] Aperto il suo studio, la sua arte inizialmente fortemente influenzata da Hishikawa Moronobu, subì un'evoluzione personale dando alle sue opere uno stile più potente e calligrafico che fu adottato anche dai successivi esponenti della scuola.[1] A succedere a Kiyonobu I fu Torii Kiyomasu II, di cui è incerta la parentela con Kiyonobu I.[2]

Terzo capo scuola fu Torii Kiyomitsu, figlio di Kiyomasu II.[3] Questi rimase però senza eredi maschi, adottò il marito della figlia, che assunse il nome Kamejirō.[3] Questi in realtà era un tintore e continuare la tradizione della scuola ingaggiò artisti come Utagawa Toyoharu e l'allievo più talentuoso del suocero, Torii Kiyonaga, che fu designato come quarto capo scuola.[4] La scuola è poi continuata nei secoli, continuando a dipingere per il teatro kabuki.

Stile modifica

La scuola Torii dominò il mercato delle stampe degli attori kabuki nel XVIII secolo.[5] Lo stile di disegno dei primi artisti Torii era esagerato e muscoloso venne descritto dalla loro successiva critica giapponese come "gambe a forma di zucca e linea come vermi che si contorcono", adatto a catturare lo stile di recitazione "aragoto" di Edo.[6] Il loro stile di rappresentazione delle figure umane e divine influenzò anche artisti al di fuori della loro schiera, come Nishimura Shigenaga[7], Nishimura Shigenobu[8] e Tomikawa Fusanobu.[9] Secondo lo scrittore Shikitei Sanba con Kiyotsune (attivo tra il 1757 al 1779) la maniera della scuola Torii si fece nelle forme più moderna.[10]

Artisti modifica

Note modifica

  1. ^ a b c Bernabò Brea, Kondo, p.30.
  2. ^ Bernabò Brea, Kondo, p.32.
  3. ^ a b Bernabò Brea, Kondo, p.102.
  4. ^ Bernabò Brea, Kondo, p.103.
  5. ^ (EN) Ichikawa Danjūrō II in the Role of Soga Gorō from the Play "Yanone", su Metmuseum.org. URL consultato il 9 agosto 2023.
  6. ^ (EN) Print 1906,1220,0.18, su Britishmuseum.org. URL consultato il 9 agosto 2023.
  7. ^ Bernabò Brea, Kondo, p.86.
  8. ^ Bernabò Brea, Kondo, p.87.
  9. ^ Bernabò Brea, Kondo, p.94.
  10. ^ Bernabò Brea, Kondo, p.106.
  11. ^ Bernabò Brea, Kondo, p.85.

Bibliografia modifica

  • Luigi Bernabò Brea e Eiko Kondo, Stampe e Pitture - L'ukiyo-e dagli inizi a Shunshō, Genova, Sagep Editrice, 1979.

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