Secondo viaggio di Abel Tasman
Il secondo viaggio di Abel Tasman iniziò da Batavia nel 1644 allo scopo di trovare nuove terre in estremo oriente ma non ebbe successo.
Secondo viaggio di Abel Tasman | |
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Una mappa realizzata da Abel Tasman | |
Tipo | navale |
Cronologia | 8 |
Parte di | Esplorazione europea dell'Australia |
Obiettivo | Scoprire terre sconosciute a sud dell'Oceano Pacifico |
Data di partenza | 1644 |
Luogo di partenza | Batavia |
Luogo di ritorno | Batavia |
Esito |
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Conseguenze | Missione fallita per l'impossibilità di aprire nuove rotte commerciali |
Equipaggiamento | |
Comandanti | Abel Tasman |
Finanziamento | Compagnia olandese delle Indie orientali |
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Descrizione modifica
Tasman intraprese un secondo viaggio verso le nuove terre nel 1644, al comando di tre navi (la Limmen, la Zeemeeuw e la Braek). Seguì la costa sud della Nuova Guinea in direzione est. Non attraversò lo Stretto di Torres, tra l'Australia e la Nuova Guinea, ma preferì continuare il viaggio verso sud lungo la costa dell'Australia. Realizzò mappe geografiche di tutta la fascia costiera settentrionale dell'Australia, facendo osservazioni sul posto e sui suoi abitanti.
Dal punto di vista della compagnia presso cui lavorava, i viaggi di Tasman furono un insuccesso. L'esploratore non trovò né una terra promettente per il commercio né delle utili nuove vie commerciali; e infatti, per oltre un secolo e fino all'era di James Cook, la Tasmania e la Nuova Zelanda non furono più visitate dagli europei.
Note modifica
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