Sergio Tavernari

partigiano italiano

Sergio Tavernari (Forlì, 4 maggio 1923Milano, 20 maggio 1944) è stato un partigiano italiano.

Studente universitario, morì a 21 anni, durante la Resistenza, il 20 maggio 1944 in via Pier Capponi 2 a Milano: lui e un altro partigiano, il capotelegrafista Gastone Piccinini, stavano trasmettendo agli Alleati dati sensibili da un appartamento, quando furono intercettati dai nazisti, avvertiti da un vicino di casa. Dopo aver ingaggiato battaglia, rimasti senza munizioni, piuttosto che farsi catturare vivi si gettarono dal tetto del palazzo gridando « Viva l'Italia! ».

Tavernari perse la vita. mentre Piccinini sopravvisse e fu catturato.

Una targa sul palazzo ricordo l'eroico gesto, mentre a Bologna, città dove Tavernari era iscritto all'università, gli è stata intitolata una via.

Alla memoria, Sergio Tavernari è stato decorato con la Medaglia d'oro al valor militare.

Onorificenze modifica

«Animato da profondo amor patrio, traversava le linee e si metteva a disposizione del Servizio informazioni alleato. Sbarcato da un MAS italiano sulla costa occupata dai tedeschi, con una radio, assieme ad altri patrioti, inviava preziose notizie militari. Sorpreso con un compagno mentre si apprestava a trasmettere alcune informazioni, rifiutava la resa e, barricatosi in una casa, accettava combattimento contro soverchianti forze di SS. tedesche. Dopo aver inflitto gravissime perdite agli avversari, esaurite tutte le munizioni, si portava sul tetto e al grido di « Viva l’Italia! » si lanciava nel vuoto immolando nell’eroico gesto la giovane vita. Monito ed esempio alla gioventù studiosa d’Italia.[1]»
— Orbetello, Pescia, Bologna, Milano, gennaio - maggio 1944

Note modifica

  1. ^ quirinale.it, Scheda relativa all'onorificenza, su quirinale.it. URL consultato il 15 gennaio 2016.

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