Servizio diplomatico estone (1940-1991)

Il servizio diplomatico estone attivo dal 1940 al 1991 agì nel corso del periodo di occupazione sovietica dell'Estonia e operò rappresentando la vecchia repubblica.[1]

L'Estonia fu occupata il 17 giugno 1940 dalle truppe dell'Armata Rossa e incorporata con la forza nell'URSS il 6 agosto 1940. Gli Stati Uniti non riconobbero mai l'annessione né de iure né de facto degli Stati baltici, in conformità con i principi enucleati della dottrina Stimson (Dichiarazione del 23 luglio 1940 del Sottosegretario di Stato americano Sumner Welles): più di 50 paesi assunsero un punto di vista simile sulla questione.[2]

La Repubblica d'Estonia, dal 1940 al 1991, continuò de iure ad esistere come stato secondo il diritto internazionale, ovvero durante tutto il periodo dell'occupazione. Pertanto, alcune rappresentanze diplomatiche e consolari estoni continuarono a funzionare dal 1940 al 1991 in alcuni paesi occidentali (Stati Uniti, Australia, Regno Unito e altri), tentando di esercitare una parte limitata delle funzioni statali della Repubblica di Estonia.

A capo del servizio diplomatico estone vi furono Johannes Kaiv (1940-1965) ed Ernst Jaakson (1965-1991). Nel 1969 Ernst Jaakson firmò i messaggi di buona volontà dell'Apollo 11 a nome della nazione estone, rientrando così tra i 73 capi di Stato firmatari.[3]

Note modifica

  1. ^ (EN) Michael J. Baun e Dan Marek, The New Member States and the European Union: Foreign Policy and Europeanization, Routledge, 2013, p. 102, ISBN 978-04-15-67927-5.
  2. ^ (EN) John Hiden, Vahur Made e David J. Smith, The Baltic Question During the Cold War, Routledge, 2008, p. 38, ISBN 978-11-34-19730-9.
  3. ^ (EN) Apollo 11 Goodwill Messages (PDF), su NASA. URL consultato il 3 settembre 2020.