Lo sfenocasma è un termine specifico della geologia derivante dal greco sphen, "punta" o "cuneo", e chasma, "apertura" o "rottura", col significato quindi di "apertura a cuneo". È utilizzato, nell'ambito delle modificazioni connesse alla teoria della tettonica delle placche, per indicare il fenomeno per cui un'area oceanica di forma genericamente triangolare si apre in seguito all'allontanamento di due bordi della litosfera continentale. I due blocchi continentali tendono a ruotare e a convergere intorno a un punto comune mentre fra di essi può generarsi della nuova litosfera oceanica.[1]

I margini continentali dello sfenocasma sono talora descritti come le due lame di una forbice.[2] Così, ad esempio, lo sfenocasma ligure è un'area oceanica delimitata a nord dal margine meridionale della placca europea e a est dal margine occidentale della placca sardo-corsa che, facendo perno sul golfo di Genova, hanno prodotto nuova crosta oceanica ruotando di circa 35° in senso antiorario la posizione della microplacca sardo-corsa, originariamente collocata lungo la costa franco-iberica.[3] Un altro noto sfenocasma è quello che ha dato origine al Woodlark Basin, all'estremità orientale della Papua Nuova Guinea.[4]

Note modifica

  1. ^ Sfenocasma, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 4 novembre 2015.
  2. ^ Sapere.it
  3. ^ Per una spiegazione dettagliata dello sfenocasma ligure, cfr. Alessandro Gelagi, Quali furono le cause geologiche e le modalità della rotazione del blocco sardo-corso?, su vialattea.net.
  4. ^ (EN) Bruce Luyendyk, Ken MacDonald e Wilfred Bryan, Rifting History of the Woodlark Basin in the Southwest Pacific: abstract su Bulletin della Geological Society of America, n. 84 (aprile 1973), pp. 1125-1134.

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