In biologia lo sfiatatoio è l'organo respiratorio dei cetacei con funzione simile alle narici da cui prende origine e con cui è quindi omologo. Si trova all'apice del capo per permettere all'animale di poter meglio respirare quando si trova in superficie. Una volta emerso, l'animale espelle forzatamente l'aria. Poiché questa è rilasciata dal corpo dell'animale all'atmosfera, in un ambiente quindi a più bassa pressione e più freddo, il vapore acqueo condensa, formando uno spray. Questo è chiamato "soffio" ed è spesso visibile da molto lontano. Poco prima dell'immersione, lo sfiatatoio viene chiuso da una potente muscolatura.

Produzione del suono modifica

Alcune sacche aeree presenti poco sotto lo sfiatatoio permettono ai Cetacei di produrre suoni per la comunicazione o l'ecolocalizzazione, in quelle specie che la utilizzano. Queste sacche sono riempite di aria che viene poi rilasciata per produrre il suono, in modo simile a quello che succede rilasciando l'apertura di un palloncino pieno d'aria.

Anatomia modifica

 
Sfiatatoio in una balenottera azzurra
 
Sfiatatoio in una beluga

Nei Misticeti lo sfiatatoio è composto da due aperture, mentre negli Odontoceti da una sola. Il Capodoglio, essendo un Odontocete, presenta una singola apertura, ma, a differenza degli altri, ha due condotti per l'aria. Lo sfiatatoio è collegato solo alla trachea e non all'esofago, come avviene negli altri mammiferi. Per questo motivo, non c'è il rischio che il cibo finisca accidentalmente nelle vie aeree, provocando il soffocamento. La forma e la posizione variano da specie a specie e spesso assumono valore sistematico