Shlomo Molcho, o Molko (in ebraico שלמה מולכו?, Shelomo Molkho; Portogallo, 1500Mantova, 13 dicembre 1532), è stato un rabbino e mistico portoghese, dichiaratosi il Messia, fu perciò condannato per apostasia dall'Inquisizione che ne ordinò la morte sul rogo.

Biografia modifica

Molcho nacque in Portogallo come cristiano, con il nome di Diogo Pires. Ricoprì la carica di segretario dell'alta corte d'appello detta Casa da Suplicação[1]. Quando, nel 1525, a Lisbona entrò in contatto con l'attivista ebreo David Reubeni, si convertì all'ebraismo ed emigrò in Turchia. Qualche anno più tardi, nel 1532, Reubeni e Molcho si recarono a Ratisbona per incontrare l'imperatore Carlo V che li fece arrestare. Molcho fu spedito a Mantova dove, rifiutatosi di abiurare la religione ebraica, fu bruciato sul rogo.

Note modifica

  1. ^ Stefano Patuzzi, Mantova, 1532: al rogo il falso messia ebraico Shlomo Molcho, in La Reggia, Anno XXIV • N. 2 (92), giugno 2015.

Bibliografia modifica

  • Shlomo Simonsohn, History of the Jews in the Duchy of Mantua, Gerusalemme, Kiryath Sefer, 1996.

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