Selvino Folloni (Fabbrico, 24 dicembre 1923[1]Benedello, 5 novembre 1944) è stato un partigiano italiano.

Biografia modifica

Figlio di poveri contadini, dovette iniziare a lavorare come bracciante agricolo a soli 12 anni, per poi trovare impiego in uno stabilimento di acque gassate e poi come garzone in un caseificio di Reggio Emilia[2]

Nel 1942 venne chiamato alle armi ed assegnato all'80º Reggimento fanteria. Subito dopo l'armistizio del settembre 1943 era entrato nella Resistenza, come partigiano combattente della 64ª Brigata Garibaldi "Gramsci" con il nome di battaglia "Primo".

Cadde, a nemmeno 21 anni, durante un'azione di guerra a Benedello (frazione di Pavullo nel Frignano), mentre tentava di spezzare l'accerchiamento nemico: durante uno violentissimo scontro armato senza sosta fra circa tremila nazifascisti e 700-800 partigiani, ad un certo momento "Primo" si alzò in piedi allo scoperto con la propria mitragliatrice per sparare contro il nemico, urlando: "Viva l’Italia, fuori lo straniero, Forza garibaldini, all’attacco!", ma venne falciato dal fuoco nemico[3]. Per questo gesto è stato insignito della Medaglia d'oro al valor militare.

Ricordo modifica

Alla memoria di Selvino Folloni è dedicata una strada nella frazione di Fossalta, nel comune di Modena e anche nel comune di Reggio Emilia.

Onorificenze modifica

«Combattente di eccezionale ardimento, in un lungo ciclo operativo della lotta partigiana dava costanti prove di coraggio e sereno sprezzo del pericolo. In una azione di rastrellamento condotta dai nazifascisti con forze preponderanti, sebbene ammalato, si poneva alla testa dei suoi uomini che guidava all’assalto con slancio e perizia. Dopo otto ore di duri combattimenti, esausto e bruciato dalla febbre, continuava imperterrito nella lotta galvanizzando con il suo eroico comportamento i propri uomini. Accerchiato da forze avversarie, anziché retrocedere, si slanciava, con scatto irresistibile, contro il nemico, finché ferito mortalmente faceva olocausto della sua giovane vita in difesa della libertà d’Italia. Sublime esempio di eccezionale ardimento.»
— Benedello (Modena), 5 novembre 1944[4]

Note modifica

  1. ^ Ricompense al valor militare - Folloni Silvino, su gazzettaufficiale.it, p. 3. URL consultato il 17 aprile 2021.
  2. ^ FOLLONI Silvino, su combattentiliberazione.it.
  3. ^ Il ricordo di Osvaldo Clò partigiano nella Divisione Modena, su Silvino Folloni (Nome di battaglia Primo), storiedimenticate.wordpress.com.
  4. ^ FOLLONI Silvino, su quirinale.it.

Collegamenti esterni modifica