Sinfonia n. 19 (Mozart)

sinfonia di Mozart

La sinfonia n. 19 in Mi bemolle maggiore K 132 è una composizione di Wolfgang Amadeus Mozart completata a Salisburgo nel luglio 1772.[1][2]

Sinfonia n. 19
La prima pagina del manoscritto originale
CompositoreWolfgang Amadeus Mozart
TonalitàMi bemolle maggiore
Epoca di composizioneCompletata a Salisburgo nel luglio 1772
PubblicazioneBreitkopf & Härtel, Lipsia, 1880
AutografoConservato presso la Biblioteca di Stato di Berlino
Durata mediaCirca 20 minuti
Organico
Movimenti
  1. Allegro
  2. Andante oppure Andantino grazioso
  3. Minuetto e Trio
  4. Allegro
Wolfgang Amadeus Mozart nel 1770.

Contesto

modifica

La carriera di Mozart come sinfonista era iniziata a Londra durante la grande tournée europea della famiglia Mozart fra il giugno 1763 e il novembre 1766. Il padre, Leopold, aveva pianificato il viaggio per esibire il talento dei propri figli, Wolfgang e Maria Anna, presso le principali corti europee. In questo periodo Wolfgang venne a contatto con le principali tradizioni musicali europee (tedesca, britannica, francese e italiana)[3] e realizzò le sue prime sinfonie, che si ponevano nel solco delle composizioni in tre movimenti all'italiana in stile galante di Carl Friedrich Abel e di Johann Christian Bach. Inoltre, ascoltò anche le sinfonie di altri compositori come Thomas Arne, William Boyce e Giuseppe Sammartini.[4]

In seguito, Leopold e i suoi figli trascorsero diversi mesi nel 1768 a Vienna durante i quali Wolfgang adattò il proprio stile ai gusti del pubblico viennese, adottando fra le varie cose la struttura della sinfonia in quattro movimenti.[5] Wolfgang e suo padre Leopold fecero tre viaggi in Italia fra il dicembre 1769 e il maggio 1773.[6][7] In questo periodo Wolfgang alternò i suoi viaggi con soggiorni a Salisburgo, durante i quali compose l'opera Mitridate, re di Ponto, oltre a diverse sinfonie influenzate dal gusto italiano.[8] Nel 1772 e nel 1773 Mozart visse un periodo di entusiasmo per la scrittura sinfonica, componendo ogni anno sette nuove sinfonie (dalla n. 15 alla n. 27). Ridusse poi la sua attività in questo campo e, nei due anni successivi, apparvero solo tre nuove sinfonie (le n. 28, n. 29 e n. 30).[9][10]

Composizione

modifica

La sinfonia n. 19 venne completata alla vigilia del terzo e ultimo viaggio di Mozart in Italia. Da maggio ad agosto 1772 il compositore scrisse sei sinfonie, tutte in tonalità diverse (le n. 16, n. 17, n. 18, n. 19, n. 20 e n. 21). I musicologi ipotizzano che Mozart abbia voluto dare prova delle proprie capacità al suo nuovo datore di lavoro, il principe-arcivescovo Hieronymus von Colloredo, succeduto a Sigismund III von Schrattenbach alla guida del principato arcivescovile di Salisburgo il 14 marzo 1772, con una raccolta rappresentativa di sinfonie. Nelle collezioni realizzate a quell'epoca, infatti, era comune che le composizioni fossero raccolte in numero di sei e che fossero in tonalità diverse.[11] Fra loro è possibile individuare alcune analogie:

  • n. 16 e n. 17: le uniche in soli tre movimenti;
  • n. 18 e n. 19: strumentazione con quattro corni e con trii insoliti;
  • n. 20 e n. 21: nel primo movimento la ripresa inizia con il secondo tema;
  • n. 18 e n. 21: utilizzano i flauti al posto dei consueti oboi.

In quel periodo anche Michael Haydn, fratello del più celebre Franz Joseph, eseguiva regolarmente proprie sinfonie presso la corte arcivescovile di Salisburgo. Forse Mozart, per questo lavoro (così come per la sinfonia n. 18), si ispirò alla preferenza di Haydn per le strumentazioni insolite, includendo quattro corni invece dei consueti due.[12]

Prima esecuzione e pubblicazione

modifica

La data e il luogo della prima esecuzione non sono noti. Il manoscritto autografo è conservato presso la Biblioteca di Stato di Berlino e può essere consultato online.[13] La prima edizione a stampa fu pubblicata nel 1880 da Breitkopf & Härtel a Lipsia, che la stampò con il nome Wolfgang Amadeus Mozarts Werke, Serie VIII, No. 19.[14]

Strumentazione

modifica

La partitura è scritta per un'orchestra composta da:[14]

Struttura e analisi

modifica

La sinfonia è formata da quattro movimenti, coerentemente con i canoni del classicismo:[14]

  1. Allegro, in Mi bemolle maggiore, tempo C.
  2. Andante, in Si bemolle maggiore, tempo 3/8, oppure Andantino grazioso, in Si bemolle maggiore, tempo 3/8.
  3. Minuetto, in Mi bemolle maggiore, tempo 3/4, e Trio, in Do minore, tempo 3/4.
  4. Allegro, in Mi bemolle maggiore, tempo 2/2.

L'esecuzione integrale dura circa 20 minuti. Rispetto ad altre sinfonie scritte da Mozart in questo periodo, la partitura è stravagante, prevedendo l'impiego di ben quattro corni.[2] Nelle orchestre dell'epoca, inoltre, era prassi comune utilizzare il fagotto e il clavicembalo, se presenti, per rinforzare la linea del basso o come basso continuo, anche senza notazione separata.[15] Le indicazioni di tempo nel primo, secondo e quarto movimento sono scritte di pugno da Leopold Mozart.[2] Wolfgang, con questo lavoro, compì un grande passo in avanti per quanto riguarda l'abilità compositiva e l'immaginazione. Insolitamente, il compositore chiese a una coppia di corni di suonare il registro alto, conferendo alla musica un piglio più luminoso e festoso.[1]

Allegro

modifica

Il primo movimento, Allegro, è composto in Mi bemolle maggiore, in tempo C e segue la forma-sonata. Si apre con un tema quasi comico che Mozart userà, in seguito, anche all'inizio del concerto per pianoforte e orchestra n. 22, composto nella stessa tonalità.[16] L'esposizione è breve e non presenta ripetizioni e lo sviluppo si concentra su temi diversi.[16] Di seguito, l'incipit del movimento:

 

Andante e Andantino grazioso

modifica

Mozart compose due movimenti lenti, entrambi senza corni ed entrambi in Si bemolle maggiore: un Andante e un Andantino grazioso. Secondo il musicologo Neal Zaslaw, l'Andante sarebbe la prima versione, che Mozart alla fine scartò a causa della sua lunghezza in favore del più breve Andantino grazioso.[15] Poiché tutte le pagine sono scritte sullo stesso tipo di carta, è probabile che entrambi i movimenti siano stati composti in rapida successione. Di seguito, gli incipit dei due movimenti lenti:

 


 

Minuetto e Trio

modifica

Il terzo movimento, Minuetto e Trio, è in Mi bemolle maggiore, che diventa Do minore nel Trio, e il tempo è 3/4. Il minuetto è caratterizzato da passaggi polifonici degli archi, mentre il trio è considerato, da diversi autori, come il movimento più interessante dell'intera sinfonia.[17] Secondo il musicologo Wolfgang Plath, Mozart utilizzò qui un'armonia tonale da chiesa,[18] mentre Neal Zaslaw parlò di un'atmosfera simile a quella di un salmo.[15] Di seguito, gli incipit del minuetto e del trio:

 


 

Allegro

modifica

Il quarto e ultimo movimento, Allegro, riprende la tonalità iniziale di Mi bemolle maggiore e l'indicazione di tempo è alla breve. Si tratta di un rondò di gusto francese in sette sezioni (ABACADA). Ogni sezione è ripetuta, con eccezione dell'ultima (A).[16] Di seguito, l'incipit del movimento:

 
  1. ^ a b Symphony No. 19 in E flat major, K. 132, su allmusic.com. URL consultato il 25 marzo 2025.
  2. ^ a b c Wolfgang Amadeus Mozart, Die Sinfonien III, traduzione di J. Branford Robinson, Bärenreiter, 2005, p. XIII.
  3. ^ Symphony No. 1 in E-flat major, K. 16, su allmusic.com. URL consultato il 1º maggio 2024.
  4. ^ Brown, pp. 347-348.
  5. ^ Symphony No. 7 in D major, K. 45, su allmusic.com. URL consultato il 1º maggio 2024.
  6. ^ Halliwell, pp. 145-146.
  7. ^ Symphony No. 25 in G minor, K. 183 (K. 173dB), su allmusic.com. URL consultato il 1º maggio 2024.
  8. ^ Symphony No. 12 in G major, K. 110 (K. 75b), su allmusic.com. URL consultato il 1º maggio 2024.
  9. ^ Brown, pp. 359-360.
  10. ^ Symphony No. 29 in A major, K. 201 (K. 186a), su allmusic.com. URL consultato il 22 dicembre 2024.
  11. ^ Wolfgang Gersthofer, Sinfonien KV 16-134, in Joachim Brügge, Claudia Maria Knispel, Das Mozart-Handbuch, Band 1: Mozarts Orchesterwerke und Konzerte, Laaber-Verlag, Laaber, 2007, ISBN 3-8900-7461-8, pp. 15–27.
  12. ^ Zaslaw, p. 617.
  13. ^ Mozart, Wolfgang Amadeus: Sinfonien; orch; Es-Dur; KV 132 , 1772, su digital.staatsbibliothek-berlin.de. URL consultato il 25 marzo 2025.
  14. ^ a b c Symphony No.19 in E-flat major, K.132 (Mozart, Wolfgang Amadeus), su imslp.org. URL consultato il 25 marzo 2025.
  15. ^ a b c Neal Zaslaw, «Mozart's Early Symphonies», libretto del CD Wolfgang Amadeus Mozart: Early Symphonies 1764-1771, Academy of Ancient Music, Jaap Schröder, Christopher Hogwood. Decca Records, 1986.
  16. ^ a b c Brown, p. 367.
  17. ^ Hermann Abert, W. A. Mozart. Neubearbeitete und erweiterte Ausgabe von Otto Jahns Mozart. Erster Teil 1756-1782, 7. erweiterte Auflage, VEB Breitkopf & Härtel, Lipsia, 1955, pag. 848 e segg.
  18. ^ Wolfgang Plath, Ein „geistlicher“ Sinfoniesatz Mozarts. Die Musikforschung, volume 27, 1974, pp. 93-95. Citato in Volker Scherliess, Die Sinfonien, In: Leopold Silke, Mozart-Handbuch, Bärenreiter-Verlag, Kassel, 2005, ISBN 3-7618-2021-6.

Bibliografia

modifica

Collegamenti esterni

modifica
Controllo di autoritàVIAF (EN180435858 · LCCN (ENno95024485 · BNF (FRcb13914929h (data)
  Portale Musica classica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica classica