Il sismoscopio è un apparecchio in grado di segnalare un terremoto, ma non di misurare o registrare tutte le sue caratteristiche.

Già inventato nel II secolo d.C. dal cinese Zhang Heng, la sua re-invenzione viene attribuita all'abate astigiano Atanasio Cavalli, direttore dell'Osservatorio astronomico - meteorologico del Duca Caetani in Roma.[1]

Egli, infatti venne spinto a costruire uno strumento che potesse registrare in modo inconfutabile qualsiasi scossa tellurica seppur lieve rilevando la soggettività della percezione dei movimenti del suolo in occasione dei terremoti.

Note modifica

  1. ^ Giuseppe Maria de Rolandis, Notizie sugli scrittori astigiani, Castell'Alfero 1912, seconda edizione

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