Sonata per clavicembalo K. 517
La Sonata in re minore K.517 è una sonata barocca di circa tre minuti composta da Domenico Scarlatti.
Sonata in re minore K.517 | |
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Compositore | Domenico Scarlatti |
Tonalità | Re minore |
Tipo di composizione | sonata |
Numero d'opera | K.517 (L.266 - P.517 - CZ.190) |
Epoca di composizione | 1757 |
Durata media | 3:00 |
Organico | clavicembalo |
Movimenti | |
Prestissimo
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Ascolto | |
Rispetto ad altre sonate di Scarlatti, la sonata K.517 costituisce un'eccezione, in quanto il secondo tema è suonato nella tonalità della dominante, cioè la minore. Un'altra eccezione è costituita dal fatto che il copista di Parma del manoscritto di Scarlatti aggiunse l'annotazione che le due sonate 516 e 517 erano state copiate nell'ordine inverso rispetto a quello voluto originariamente dal compositore[1]. Mentre i compositori spagnoli dell'epoca erano soli accoppiare due o massimo tre sonate, ciò non era in uso a Scarlatti.
Il basso albertino, che di solito non era molto utilizzato da Scarlatti pur essendo piuttosto popolare fra i musicisti dell'epoca, in questa composizione viene adoperato in maniera fantasiosa e quale complemento melodico e armonico. I virtuosismi incessanti della musica, che sembrano anticipare le successive sonorità del pianoforte[2], caratterizzano l'opera dall'inizio alla fine ininterrottamente.[3]
Il brano, marcato con un prestissimo, inizia subito con una scala discendente interrotta da brevi note alte. Dopo averla ripetuta, si giunge in fretta a quattro o cinque accordi che enfatizzano ogni giro. Arrivati a metà della sonata, Scarlatti sviluppa il tema: il giro di apertura corre contrapuntale e gli accordi enfatici appaiono con qualche esitazione. Tuttavia, la densa e quasi maniaca atmosfera musicale continua e le note avanzano in maniera determinata fino alla fine.[3]
La composizione viene definita da Sergio Vartolo come "irruenta", che "porta in sé una cupa disperazione che si appoggia sulla nota ostinata del basso.[4] Altri interpreti la associano ad una "onda di un fiume in piena"[5] o a un "torrente di fuoco, con un flusso di note senza sosta, i cui salti di ottava con la mano sinistra vanno ad aggiungere un'agitazione impaziente"[6].
NoteModifica
- ^ Scarlatti: Complete Keyboard Sonatas (PDF), Warner Classics, p. 3. URL consultato il 15 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2018).
- ^ David Schrader, Scarlatti on Fortepiano, Cedille Records.
- ^ a b (EN) Robert Cummings, Domenico Scarlatti: Sonata for keyboard in D minor, K. 517 (L. 266), su AllMusic.com. URL consultato il 15 giugno 2017.
- ^ Sergio Vartolo, Le sonate (PDF), in Domenico Scarlatti: Sonate per cembalo e mandolino, Bongiovanni.
- ^ Michael Lewin, Domenico Scarlatti: Piano Sonatas, Vol. 2, su michaellewin.com. URL consultato il 15 giugno 2017.
- ^ Filarmonica di Parigi, Aline Zylberajch, in Domenico Scarlatti sur instruments anciens, Parigi, Cité de la musique, p. 9.
BibliografiaModifica
- (EN) Ralph Kirkpatrick, Domenico Scarlatti: revised edition, Princeton University Press, 1983, p. 217, ISBN 9780691027081.
Collegamenti esterniModifica
- (EN) Spartiti o libretti di Sonata per clavicembalo K. 517, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 182356160 · LCCN (EN) n96027140 · GND (DE) 300977247 · BNF (FR) cb139145538 (data) · J9U (EN, HE) 987007398662105171 |
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