Heino (cantante): differenze tra le versioni
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Heino ha tuttavia spesso negato ogni sua simpatia filo-nazista, dichiarando di aver sempre votato [[Partito Socialdemocratico di Germania|socialdemocratico]], di non approvare le simpatie che movimenti neo-nazisti provano nei suoi confronti (suoi dischi venivano venduti in cataloghi di dischi di estrema destra), ricordando che non prova alcuna nostalgia nei confronti del [[Germania nazista|Terzo Reich]] dal momento che il padre è morto durante la [[seconda guerra mondiale]] arruolato nella [[Wehrmacht]].{{cn}}
Inoltre, va ricordato che Heino ha eseguito cover di canzoni appartenenti alla tradizione e alla cultura tedesca di ogni connotazione {{cn}}, anche brani di cui si è appropriata la sinistra, come ad esempio ''Wir sind des Geyers schwarzer Haufen'', canto proveniente dalla [[Guerra dei contadini]] del XVI secolo, eseguito da Heinrich Von Röder e musicato da Fritz Sotke nel 1919 con il proposito di farne un canto rivoluzionario per la [[Rivolta spartachista|Räterepublik]] di [[Karl Liebknecht]] e [[Rosa Luxemburg]].<ref name="canzonicontrolaguerra">{{Cita web |url=https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=4658 |titolo=Wir sind des Geyers schwarzer Haufen |sito=Canzoni contro la guerra |accesso=12 marzo 2017}}</ref> Stilisticamente, questo testo si basa sulle richieste e la retorica dei contadini durante la guerra dei contadini e la tendenza anticlericale è chiara.{{cn}} La canzone ha in tutto 13 strofe ed è stata cantata nel periodo tra le due guerre da gruppi rivoluzionari sia di sinistra che di destra e utilizzata dai nazisti nella lotta contro la [[Chiesa cattolica]].<ref>{{Google books |autore=Martin Broszat |titolo=Von Stalingrad zur Währungsreform: zur Sozialgeschichte des Umbruchs in Deutschland |editore=Oldenbourg |città=Monaco di Baviera |anno=1990 |p=31 |lingua=de}}</ref> Inoltre il brano fa parte delle canzoni ufficiali delle SS.<ref>{{Cita libro |titolo=Wir sind des Geyers schwarzer Haufen |pubblicazione=Rasse- und Siedlungshauptamt SS |editore=Zentralverlag der NSDAP |città=Monaco di Baviera |p=51 |lingua=de}}</ref>
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