Poema a fumetti: differenze tra le versioni

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m il graphic novel non è un genere
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|didascalia =
|annoorig = 1969
|genere = [[romanzo grafico]]
|sottogenere = [[Fantastico (letteratura)|fantastico]]
|lingua = it
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}}
 
'''''Poema a fumetti''''' è un [[romanzo graficoa fumetti]] dello [[scrittore]] e [[pittore]] italiano [[Dino Buzzati]] edito nel [[1969]]; l'opera sperimentale è considerata una delle prime ''graphic novel'' mai pubblicate.<ref name=spaziobianco>{{cita web|url=http://www.lospaziobianco.it/4691-poema-fumetti|titolo=Poema a fumetti: come Dino Buzzati anticipò i graphic novel|autore=Gianluigi Filippelli|sito=Lo Spazio Bianco|data=21 maggio 2009|accesso=26 gennaio 2018}}</ref>
 
L'opera ripropone i classici temi buzzatiani del mistero, della poesia, dell'erotismo, della melanconia e le riflessioni sulla vita rielaborando in chiave moderna il mito di [[Orfeo]] ed [[Euridice (ninfa)|Euridice]].<ref name=academia>{{cita pubblicazione|url=https://www.academia.edu/4219439/Orfeo_y_Euridice_en_el_comic|titolo= Orfèo y Eurìdice en el comic|autore= Ramiro Gonzàlez Delgado|editore= Universidad de Extremadura|anno= 2009|lingua=es|accesso=29 gennaio 2018}}</ref>
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Dino Buzzati era un'artista poliedrico e il suo approccio al mondo dei fumetti, e prima a ancora a quello dell'illustrazione, è ben documentato; la moglie, Almerina Antoniazzi, ricordava che il marito era solito leggere [[Diabolik]] e lo stesso artista dichiarava la sua incondizionata stima nei confronti degli eroi [[Walt Disney|disneyani]], in particolare di [[Paperino]] e di [[Paperon de' Paperoni]], affermando: "La loro statura, umanamente parlando, non mi sembra inferiore a quella dei famosi personaggi di [[Molière]], o di [[Goldoni]], o di [[Balzac]], o di [[Dickens]]."<ref>Dall'introduzione di Buzzati a {{cita libro|autore=Walt Disney|altri=[[Carl Barks]]|titolo=Vita e dollari di Paperon de' Paperoni||edizione=Oscar Mondadori n.170|editore=Arnoldo Mondadori Editore|anno=1968|città=Milano}}</ref><ref name=oscar>Dall'introduzione di Lorenzo Viganò a {{cita|Buzzati (2011)||Oscar}}</ref>
 
L'idea di realizzare un romanzo graficoa fumetti traspare da una lettera dell'autore del novembre 1965 indirizzata a [[Vittorio Sereni]], l'allora direttore letterario della [[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]], nella quale Buzzati anticipa il progetto, ispirato al mito di [[Euridice (ninfa)#Mito|Orfeo ed Uridice]], basato sulla rielaborazione grafica di fotografie, pitture e altro materiale iconografico appositamente raccolto. Il progetto, inizialmente, non accoglie lo sperato consenso presso la casa editrice e Buzzati, seppure continui a lavorare al romanzo graficoa fumetti, decide di non insistere a volerlo pubblicare e affida il manoscritto nelle mani della moglie, con la raccomandazione di non pubblicarlo per almeno vent'anni. La moglie di Buzzati, invece, convinta della bontà dell'opera, inizialmente intitolata ''La dolce morte'', insiste presso Mondadori affinché la pubblichi; ciò avviene nel 1969 ma l'editore volle un titolo meno "lugubre" e convinse lo stesso Buzzati a modificarlo in ''Poema a fumetti''. Mentre la critica si divise in merito, ritenendo alcuni critici, uno fra tutti [[Indro Montanelli]],<ref>{{cita news|autore=Indro Montanelli|titolo=L'ultimo Buzzati|data=15 novembre 1969|pubblicazione=[[Il Corriere della Sera]]}}</ref> i disegni troppo licenziosi, al contrario il pubblico accolse subito positivamente quest'esperimento espressivo,<ref name=oscar /> considerato oggi uno dei primi [[graphic novel]] (romanzi grafici) mai realizzati.<ref name=spaziobianco />
 
==Trama==