Stanislao Esposito: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseNascita = 15 ottobre
|AnnoNascita = 1898
|LuogoMorte = Mediterraneo Orientaleorientale
|LuogoMorteLink = Mar Mediterraneo
|GiornoMeseMorte = 15 giugno
|AnnoMorte = 1942
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==Biografia==
Stanislao Esposito, figlio di Vincenzo e di Elisa Piciocchi, entrò quindicenne nell'[[Accademia Navale]] di Livorno nel [[1913]].
 
Dopo quattro anni di studi (1°º ottobre 1917) uscì col grado di Guardiamarina nel Corpo dello Stato Maggiore della Regia Marina.
 
Seguì il primo imbarco sulla nave ''Flavio Gioia''. Durante la I Guerra Mondiale fu destinato prima sulle navi da battaglia ''Caio Duilio e Giulio Cesare'' e poi sui cacciatorpediniere ''Quarto, Mirabello e Poerio''. Con quest'ultimo partecipò alle operazioni militari in Albania nel [[1920]].
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Seguirono i primi riconoscimenti. Il 15 maggio 1918, ad esempio, il Comando della IV Divisione Navale, per il breve periodo trascorso in zona di guerra, lo autorizzò a fregiarsi, sul nastrino delle fatiche di guerra, delle prime due stellette.
 
Il 1°º ottobre 1918 fu promosso Sottotenente di Vascello, la promozione a Tenente di Vascello gli arrivò l’8 dicembre 1921.
 
Sempre nel 1921 fu destinato a Venezia ove conseguì l’abilitazione al tiro antisiluranti e antiaereo e il 3 dicembre dello stesso anno il brevetto di idoneità al servizio tiro. Due specializzazioni che gli consentirono di coprire incarichi sempre maggiori.
 
Nel 1923 losi ritroviamorecò a [[Smirne]], in missione presso il Consolato Generale d’Italia in Turchia. Nel 1924 proseguì sulle navi ''Ferruccio, Marsala e San Giorgio'', impegnate nelle operazioni militari prima in Albania e successivamente in Africa. Terminate le due missioni, il Ministro della Regia Marina lo autorizzò a fregiarsi della medaglia Campagna d’Africa.
 
L’11 giugno del 1926 ritornò sul caccia ''Ricasoli'' con l’incarico di Ufficiale in 2^seconda.
 
Il 7 gennaio 1927 passò sul ''Doria''; proseguì il 2 febbraio sul ''Giulio Cesare''; l’11 aprile, sul ''Savoia''; il 1°º giungogiugno ritornò prima sul ''Cesare'' e il successivo 17 agosto sul ''Doria.'' Il 21 novembre assunse il comando del sommergibile F-19; il 22 dicembre passò a guidare l’F-15.
 
Dal 31 luglio al 31 marzo del 1929 assunse il comando del Reparto Tecnico Armi e Armamenti di Venezia.
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A partire dal 27 aprile 1929 guidò i sommergibili H-4, H-2 e il ''Torricelli''.
 
Promosso Capitano di Corvetta, dal 1°º aprile al 27 maggio del 1930 assunse l’incarico dell’Ufficio Tecnico del Genio Navale di Fiume.
 
Il 3 agosto dello stesso anno gli fu assegnata la direzione del tiro del ''Doria'', il successivo 27 maggio quello dell’esploratore ''Zeno''. Il 20 giugno proseguì sul ''Da Verrazzano'' e successivamente sul ''Vivaldi''.
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L’11 luglio 1931, in Venezia, sposò la signorina Maria Giuseppina Massa.
 
Il 1°º settembre 1932 passò a comandare il sommergibile ''Settembrini''.
 
Il 1°º maggio 1934 fu nominato membro ordinario del Comitato dei Progetti delle Navi e capo della I sezione della Divisone servizi generali della Divisione generale armi e armamenti navali. Incarichi che lasciò il 4 marzo del 1935 per andare a guidare la nave ''Gange''.
 
Promosso Capitano di Fregata (anzianita’anzianità 16 agosto 1935), il successivo 3 dicembre proseguì sull’incrociatore ''Bari'' ove prima coprì l’incarico di Comandante in 2^seconda e a partire dal 15 settembre 1936 quello di Sottocapo di Stato Maggiore del Comando di Divisione. Sullo stesso incrociatore partecipò alla [[guerra d'Etiopia]] ([[1935]]-[[1936]]).
 
Il 20 marzo 1938 gli fu affidato il comando del caccia ''Scirocco''.
 
Dal 3 maggio [[1940]] guidò le prove tecniche in mare dell’incrociatore ''[[Garibaldi (incrociatore)Garibaldi]]'' poi quelle del ''[[Trento (incrociatore)|Trento]]'' a partire dal 18 maggio al 25 maggio 1940.
 
L'8 novembre [[1940]] venne promosso Capitano di Vascello. Il 26 maggio 1941 assunse il comando della XVI squadriglia cacciatorpediniere a bordo del ''[[Nicoloso da Recco (cacciatorpediniere)|Da Recco]]''.
 
Il 21 aprile [[1942]] ebbe il comando dell'[[Trento (incrociatore)|incrociatore ''Trento'']], con il quale combatté la [[Battaglia di mezzo giugno]] che si risolse in una vittoria per la Regia Marina. Il ''Trento'' fu dapprima immobilizzato da un siluro lanciato da un aereosilurante imbarcato della Royal Navy, e poi affondato da un siluro lanciato alle 09.10 del 15 giugno dal sommergibile inglese HMS P 35 (''poi Umbra)'' del Tenente di Vascello Maydon, che provocò l'esplosione di un deposito munizioni. A bordo, dei 1151 membri dell’equipaggio, ne sarebbero morti ben 723, tra ufficiali, sottufficiali e marinai.
 
==Decorazioni==