Chiesa di Ognissanti (Bergamo): differenze tra le versioni

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La '''chiesa di Ognissanti''', conosciuta anche come '''tempio di Ognissanti''', è un [[culto|luogo di culto]] [[chiesa cattolica|cattolico]] posto all'interno del [[Cimitero monumentale di Bergamo]].
== Storia ==
Il 30 aprile 1962 il consiglio comunale di Bergamo approvò la costruzione di un edificio di culto nel cimitero cittadino. Il tempio dedicato a tutti i santi fu realizzato nel 1962 su progetto dell'ingegnere Pietro Milanesi con la posa della prima pietra proprio il [[1º novembre|giorno]] della festa della sua dedicazione, con la benedizione del vescovo di Bergamo [[Giuseppe Piazzi]]. L'edificio venne edificato in breve tempo, entro tre anni fu infatti agibile al culto.<ref name="PB">{{cita web|url=https://primabergamo.it/cronaca/vita-nuova-grazie-al-comune-la-chiesa-dognissanti-al-cimitero/|titolo=Cimitero, per la chiesa di Ognissanti|editore=PrimaBergamo.it|accesso=19 marzo 2020}}.</ref> La chiesa è di proprietà dell'amministrazione comunale di Bergamo, che l'ha concessa in gestione ai [[Ordine dei frati minori cappuccini|frati cappuccini]].
 
Durante giorni del [[COVID-19|coronavirus]] la chiesa è diventata la camera mortuaria dei tanti morti della città orobica.<ref>{{cita web|url=https://milano.repubblica.it/cronaca/2020/03/12/news/coronavirus_bergamo_morti_chiesa_cimitero-251110414/|titolo= Bergamo la chiesa del cimitero diventa camera mortuaria: "Non c'è più posto, qui in attesa della cremazione"|editore=L'Eco di Bergamo|accesso=19 mnarzomarzo 2020}}.</ref>
 
== Descrizione ==
La chiesa presenta un'unica aula, con il presbiterio a cui si accede da quattro gradini in marmo nero dove spiccano i mosaici del [[Bergamo|bergamasco]] [[Trento Longaretti]] eseguiti nel 1970. Le figure di angeli e santi sono poste lungo le pareti del presbiterio e sono raffigurate in movimento processuale fino a raggiungere la parte centrale dell'abside dove è posto il [[ciborio]] dove la luce dorata diventa quasi accecante.<ref>{{cita web|url=https://www.beweb.chiesacattolica.it/benistorici/bene/5583122/Longaretti+T.+%281970%29%2C+Angelo+orante|titolo=Longaretti (1970)|editore=Lombardia Beni Culturali|accesso=19 marzo 2020}}.</ref> Longaretti realizzò anche le pitture sul timpano dell'ingresso principale e sulle travi delle facciate laterali.
 
Lungo le pareti dell'aula corre il bassorilievo di grandi proporzioni, con la raffigurazione della [[Via Crucis]] scolpita da [[Piero Brolis]] che racconta i passaggi della passione di Gesù a grandezza naturale in un susseguirsi di immagini.<ref name="PB"/> Le quattordici stazioni, sviluppate su 45,52 m. eseguite a fusione a ''cera persa'' dalla fonderia [[Milano|milanese]] d'Arte De Abdreis di Quinto de' Stampi, sono suddivise su due fasce da sette stazioni ciascuna per un numero complessivo di ottantadue personaggi. Le figure sono molto plastiche e raffigurano una unica storia che si sussegue coinvolgendo il visitatore portandolo a diventare parte viva all'evento. L'opera, che ha un peso complessivo di 98 quintali, fu inaugurata il 21 novembre 1971.<ref>{{cita web|url=http://www.pierobrolis.it/opere_religiose.html|titolo=Piero Brolis scultore|editore=Piero Brolis|accesso=19 marzo 2020}}.</ref>
 
Il campanile della chiesa è fornito di due campane fuse dalla ditta bergamasca Angelo Ottolino. La minore in MI4 è posta montata su ceppo a ruota, mentre quella maggiore in RE3 è fissa a motore.