Pietro Bainville: differenze tra le versioni

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|Attività = pittore
|Nazionalità = francese
|PostNazionalitàNazionalitàNaturalizzato = , naturalizzato italiano
|Immagine = Bainville Anime del Purgatorio.jpg
|Didascalia = ''Le anime del purgatorio invocano Gesù''
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== Biografia ==
[[Francia|Francese]] di nascita ma [[Friuli-Venezia Giulia|friulano]] d'adozione, Bainville era nato probabilmente in un [[Mosella (dipartimento)|dipartimento della Mosella]] o dei [[Vosgi (dipartimento)|Vosgi]] nel 1674, località che gli darebbero il nome. Non è dato conoscere i motivi che lo portarono ventenne a spostarsi in Friuli stanziandosi a [[Palmanova]], forse reclutato dall'esercito francese come soldato di ventura, e sul territorio friulano conobbe la figlia dell'ingegnere Domenico: Orsola, che divenne sua moglie e che gli diede dieci figli.<ref name="Nome Nota">{{cita web|url=http://www.dizionariobiograficodeifriulani.it/bainville-pietro/|titolo=Pietro Bainville|editore=Dizionario biografico dei friulani|accesso=11111 dicembre 2019}}</ref><ref>{{cita libro|autore=AA.VV.|titolo=Cultura friulana nel Goriziano|editore=Istituto di storia sociale e religiosa|città=Gorizia|anno=1988}}.</ref>
 
Proprio sulla terra friulana iniziò la sua attività artistica di pittore. Il Bainville ebbe da subito una buona notorietà sul territorio, personaggio tradizionalista nell'arte ma che si differenziava dal contesto sociale cittadino per posizione sociale ed economica.<ref name="Nome Nota"/> L'arte del Bainville pecca di troppatroppo tradizionalitàtradizionalismo, è infatti ritenuta arte provinciale sorda ai cambiamenti e agli sviluppi che dopo il manierismo arricchivano la scena italiana, e proprio a Palmanova aprì una bottega di pittura dove ebbe come allievi [[Giacomo Leonardis]] e forse l'udinese [[Francesco Pavona]].<ref name="Nome Nota"/>
 
La sua attività artistica, malgrado fosse stata proficua, non varcò quasi mai i confini di Palmanova, pochi sono infatti i dipinti presenti a Cividale del Friuli, Monteglino, e Gradisca d'Isonzo come risulta dalle ricerche di Piero Damiani del 1966, a cui si aggiungono gli studi di Giuseppe Bergamini e Ferdinand Šerbelj. I suoi furono maggiormente lavori di arte sacra come pale d'altare, il solo dipinto profano è l'''Allegoria dell'aurora'' conservato presso il municipio cittadino e pochi ritratti conservati in colelezionicollezioni private nel triestino.
 
== Opere ==