Lago di Chiusi: differenze tra le versioni

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La captazione delle acque per uso idropotabile avviene di fronte a un pontile, ubicato nella zona protetta dal [[WWF]] del lago di Chiusi (dove si trova altresì un ristorante).
 
== La fauna e il Rifugio (o Oasi) del WWWWWF "Lago di Chiusi" ==
Nell'area meridionale del sito lacustre si trova un'Oasi del WWF<ref>Nel portale del WWF, in particolare nella pagina web dedicata all'Oasi "Lago di Chiusi [{{Cita web|url=https://www.wwf.it/oasi/toscana/lago_di_chiusi/}}] così è descritto tale sito: "''Quest'Oasi WWF è situata nella parte meridionale del lago di Chiusi. Include la parte naturalisticamente più interessante di questo specchio d’acqua, con una zona ad acque basse, ricca di piante acquatiche, ed un bosco igrofilo a salici e pioppi.'' [...] ''L'Oasi si trova all'interno di un Sito d'Importanza Comunitaria (SIC IT5190009)nel Comune di Chiusi (SI). E' anche una Zona di Protezione speciale (ZPS IT5190009). L'area, di 8 ettari, è una zona umida che ospita una delle più importanti garzaie (colonia di aironi) dell'Italia centrale."</ref>, di otto ettari, compresa tra località Sbarchino (esclusa) e il lato nord-occidentale di Poggio Casale, rappresentata nella cartografia pubblicata nel portale del WWF<ref>{{Cita web|url=https://wwfit.awsassets.panda.org/downloads/tos_lago_di_chiusi_a3.pdf}}</ref>.
 
Per quanto riguarda gli [[uccelli]], il [[lago]] ospita numerose specie di [[ardeidi]], come, ad esempio, la [[garzetta]]), l'[[airone rosso]] e, dal [[1999]], il rarissimo [[mignattaio]]. La zona è anche punto di sosta per gli uccelli migratori come il [[falco pescatore]] o il [[cavaliere d'Italia]]. Altre specie nidificanti sono lo [[svasso maggiore]], il [[Remiz pendulinus|pendolino]] ed il raro [[basettino]]. La garzaia del Lago di Chiusi è una delle più importanti dell'Italia centrale<ref>Così si esprime il WWF nella sezione dedicata a "''Studi e Ricerche''" [{{Cita web|url=https://www.wwf.it/oasi/toscana/lago_di_chiusi/studi_e_ricerche/}}] nella pagina web dedicata all'''Oasi "Lago di Chiusi"'': ''La garzaia di Chiusi è oggetto di studio da parte degli ornitologi dal 1989, quando venne fatto il primo censimento degli aironi nidificanti. Un secondo censimento è stato eseguito nel 1998, quando la specie più numerosa è risultata la garzetta (circa 50 coppie). Attualmente il lago è monitorato tutti gli anni per il censimento degli uccelli svernanti e degli aironi nidificanti. Per quanto riguarda la vegetazione, da alcuni anni il Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università di Siena sta studiando le diverse specie di piante acquatiche dei laghi di Chiusi e Montepulciano, per valutare le variazioni nella loro presenza e abbondanza avvenute negli ultimi decenni. Pubblicazioni scientificheArrigoni P.V. & Ricceri C., 1982 - La vegetazione dei laghi di Chiusi e di Montepulciano (Siena). Atti della Società Toscana di Scienze Naturali Residente in Pisa, Memorie Serie B, 88: 285-299.Favilli L., Pezzo F. & Manganelli G. (1999). La fauna dei laghi di Chiusi e di Montepulciano. In: Barbagli F., Manganelli G. & Spadini V. (a cura di), Giacomo Arrighi Griffoli: un ornitologo lucignanese di fine ottocento: 45-56. Tipografia Rossi, Sinalunga.Manganelli G., Pezzo F. & Piazzini S. (2002). Micromys minutus (Mammalia, Rodentia, Muridae) nel comprensorio dei laghi di Chiusi e di Montepulciano (Toscana - Umbria). Atti della Società Toscana di Scienze Naturali Residente in Pisa, Memorie Serie B, 108: 109-111.Pezzo F., Cappelli G. & Manganelli G. (1999). Prima nidificazione del Mignattaio, Plegadis falcinellus, in toscana. Rivista Italiana di Ornitologia, 69: 138-142. Le Garzaie in Toscana. Status e prospettive di conservazione, di C. Scoccianti e G. Tinarelli, WWF Toscana, Serie Scientifica n. 6, 1999''".</ref>.
 
Le sue acque sono però infestate da numerosi [[Crustacea|crostacei]] [[Specie aliena|alloctoni]] come il [[Procambarus clarkii|gambero rosso della Louisiana]] e il [[Orconectes limosus|gambero americano]].