Alessandro Turchi: differenze tra le versioni

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=== Fortuna critica ===
Alessandro Turchi fu un pittore molto apprezzato, in vita e nei secoli successivi alla sua morte. Dapprima si rivolsero a lui gli aristocratici scaligeri che gli ordinarono tele per i loro palazzi ma anche i committenti romani, e quelli che gravitavano su Roma, inoltrarono all'Orbetto numerosi lavori (come il ''Matrimonio Mistico di Santa Caterina'', oggi a [[Parigi]], [[Museo del Louvre]], e ''i santi Cosma e Damiano''<ref>[http://www.beniculturali.it/mibac/multimedia/MiBAC/documents/1257361009988_brochure_definitiva.pdf i santi Cosma e Damiano]''</ref>, custodito presso la chiesa dei "[https://web.archive.org/web/20161228055449/http://www.ba.itc.cnr.it/CNV/CNV0017.html SS Medici Cosma e Damiano]" a [[Conversano]], commissionata da Giangirolamo II Acquaviva d'Aragona grazie all'interessamento di Ascanio Filomarino, futuro arcivescoarcivescovo di Napoli e ''maestro di camera'' del cardinal nepote Antonio Barberini ''seniore''). Le sue opere furono inviate all'estero già nel Seicento, in Baviera e in Francia: l'elettore e duca di Baviera [[Massimiliano I di Baviera (elettore)|Massimiliano I]], i cardinali [[Armand-Jean du Plessis de Richelieu|Richelieu]] e [[Giulio Mazarino|Mazarino]] possedevano sue opere. Quest'ultimo in particolare aveva ben sei quadri del pittore veronese, tra cui ''[[Cristo e l'adultera (Alessandro Turchi)|Cristo e l’adultera]]''.
 
== Bibliografia ==