Veronica Franco: differenze tra le versioni
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|Sesso = F
|LuogoNascita = Venezia
|GiornoMeseNascita = 25 Marzo
|AnnoNascita = 1546
|LuogoMorte = Venezia
|GiornoMeseMorte = 22
|AnnoMorte = 1591
|Epoca = 1500
|Attività =
|Attività2 =
|Attività3 = poetessa
|Nazionalità = italiana
|Immagine = Seguace JacopoTintoretto Ritratto di signora.jpg
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'''Veroniva Franco''' nacque in una famiglia appartenente alla classe dei [[cittadini (Venezia)|cittadini originari]], da Francesco Franco e Paola Fracassa. Ebbe tre fratelli: Girolamo<ref>Girolamo Franco morì durante la [[peste di San Carlo|peste del 1575]].</ref>, Orazio e Serafino.<ref>Nel suo testamento Veronica Franco indica Serafino Franco ancora come prigioniero dei Turchi.</ref>
La madre<ref> La madre, Paola Fracassa, era una nota prostituta veneziana, indicata dalle Autorità come ''pieza'', cioè mezzana.</ref> le insegnò già da bambina come utilizzare la propria bellezza e le pratiche del sesso, educandola al profitto ricorrendo alle amicizie potenti ed ai matrimoni favorevoli.<ref>Il fenomeno delle cortigiane era ben tollerato a Venezia; addirittura incentivato a contrasto dell'omosessualità maschile dilagante. In una città cosmopolita, dove gli stranieri andavano e venivano in continuazione, la prostituzione non poteva essere evitata, e la Repubblica ritenne proficuo accettarlo, normarlo e tassarlo. Secondo un censimento del 1509 si contavano 11.164 prostitute. A quell'epoca Venezia era già meta turistica e commerciale e siccome gli uomini d’affari ed i pellegrini non vivevano di puro spirito, la prostituzione fioriva.</ref><ref>Dalla prima metà del ’300, le cortigiane erano obbligate ad abitare in un quartiere vicino a Rialto chiamato il Castelletto.[https://www.venezia.net/cortigiane-a-venezia.html]</ref>
La madre preparò il matrimonio di Veronica, finanziariamente favorevole, con un ricco medico di età avanzata, ma l'unione tuttavia finì prima che morisse perché il medico non sopportava tutti i tradimenti e le attività di prostituzione della moglie. Con tali motivazioni, il noto medico riuscì ad ottenere l'annullamento del matrimonio, con la causale che era stato truffato e che lui non sapeva che Veronica fosse regolarmente iscritta nelle liste delle prostitute veneziane, disconoscendo anche il figlio che partorì nel [[1564]].<ref>Dagli archivi ancora esistenti, sappiamo che Veronica Franco si sposò intorno ai 18 anni e che sempre a quell'età diede alla luce il primo figlio; in realtà pare che abbia avuto sei figli bastardi, tre dei quali morirono in tenera età.</ref>
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Nel [[1570]] circa, entrò a far parte di uno dei circoli letterari più famosi della città, partecipando alle discussioni, facendo donazioni e curando antologie di poesia.
L'11 Luglio [[1574]], grazie alle sue amicizie con uomini molto facoltosi ed esponenti di spicco dell'epoca, di cui conosceva molti segreti, ottenne dalla [[Repubblica di Venezia]], di poter allietare il Re [[Enrico III di Francia]], presente in città ed in viaggio di ritorno in [[Francia]] dalla [[Polonia]].<ref>Veronica Franco ebbe la protezione dei più influenti nobili e signori della città, come Andrea Tron, avendo accesso ai circoli più prestigiosi, come il Ca’ Venier, pertinente a questa famiglia di antichi patrizi veneziani. Marco Venier si innamorò di lei, ma il loro rapporto, estremamente tormentato, terminò malamente.</ref>
Nel [[1575]], durante l'epidemia di [[peste]] che sconvolse la città, Veronica Franco fu costretta a lasciare [[Venezia]] ed in seguito al saccheggio della sua casa e dei suoi possedimenti, perse gran parte delle sue ricchezze.
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Nel [[1577]] a seguito del suo ritorno in città, propose al consiglio cittadino di costruire una casa per prostitute e donne indigenti, amministrata da lei stessa, ma rimase inascoltata.
Nel [[1580]] fu condotta innanzi all'[[Inquisizione]] Veneziana per vari reati connessi alla stregoneria.<ref>I verbali dei processi subiti dall’Inquisizione veneziana per pratiche poco ortodosse, come l’invocare diavoli e angeli, “far giochi e furfanterie” e “far innamorare alcuni todeschi”. [http://www.archiviodistatovenezia.it/web/index.php?id=240]</ref> Pur difendendosi brillantemente durante il processo, dovette la sua libertà alla testimonianza di illustri personaggi della di [[Venezia]] di cui lei conosceva parecchi segreti.<ref>Il documento relativo al processo, contenente data e accusa è conservato presso l'[[Archivio di Stato di Venezia]] e consultabile sulla [http://213.136.75.178/siasve/cgi-bin/pagina.pl?Tipo=riprodinventario&Chiave=191&Pag=42 copia digitale online]</ref>, che la vedeva accusata di incantesimi, stregoneria, e di mangiare carne di venerdì.</ref>
Dalle trascritte deposizioni, emersero tutti i suoi legami con buona parte della nobiltà veneziana, che ricattata, contribuì alla sua assoluzione. Dopo il processo, tutti i suoi clienti della nobiltà veneziana la esclusero da ogni sua partecipazione, ed i pochi documenti ancora esistenti riportano che, anche se ottenne la libertà, perse tutte le ricchezze ed i beni materiali. Quando morì anche il suo ultimo benefattore, un ricco commerciante, si ritrovò priva di ogni sostegno finanziario.
Veronica Franco quale cortigiana "onesta"<ref>Il termine onesto significava esclusivamente che era regolarmente iscritta nel Catalogo, che applicava le tariffe previste dalla Repubblica e che pagava regolarmente le tasse sulla sua attività.</ref> di una città prosperosa e cosmopolita, visse circondata dagli agi per la maggior parte della sua vita, ma tuttavia non poté mai fregiarsi delle protezioni e dei riconoscimenti accordate alle donne "rispettabili", anche se gli venne tributato il titolo di "poetessa".<ref>Poetessa era in realtà un vezzeggiativo usato all'epoca per deriderla in quanto per le donne comuni ed aristocratiche, Veronica era e rimaneva solo una prostituta.</ref><ref>Nella [[Venezia]] [[Rinascimentale]], non fu l'unica intellettuale a presentare una cultura pseudo-raffinata ed a esprimere accenni di talento in ambito letterario ed artistico.</ref>
Le cronache raccontano che negli ultimi anni ebbe un tenore di vita molto più modesto, senza però cadere in uno stato di povertà vera e propria; non pubblicò mai altri scritti.
== Opere ==
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== Letteratura ==
La sua vita è stata raccontata
== Citazione ==
{{Citazione|Se siamo armate e addestrate siamo in grado di convincere gli uomini che anche noi abbiamo mani, piedi e un cuore come il loro; e anche se siamo delicate e tenere, ci sono uomini delicati che possono essere anche forti e uomini volgari e violenti che sono dei codardi. Le donne non hanno ancora capito che dovrebbero comportarsi così, in questo modo riuscirebbero a combattere fino alla morte; e per dimostrare che ciò è vero, sarò la prima ad agire, ergendomi a modello.}}<ref>[http://www.jazzbabies.com/home/franco.htm]</ref>
== Intitolazioni ==
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Il comune di Padova le ha intitolato una via.
== Filmografia
[[Catherine McCormack]] interpreta Veronica Franco nel film del [[1998]] ''[[Padrona del suo destino]]''. Il film è tratto dal libro di Margareth Rosenthal ''The Honest Courtesan''.
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== Voci correlate ==
* [[Venezia]]
* [[Prostituta|Prostituzione]]
* [[Cortigiano|Cortigiana]]
* [[Enrico III di Francia]]
* [[Pietro Aretino]]
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