Yokosuka E14Y: differenze tra le versioni

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Negli [[anni 1930|anni trenta]] la marina Imperiale giapponese ritenne di dotarsi di una flotta di [[Sommergibile portaerei|sottomarini dotati di hangar per equipaggiarli di idrovolanti]] [[aereo da ricognizione|da ricognizione]]. Questa soluzione permetteva di poter effettuare dei rilevamenti in prossimità del territorio nemico senza che questo potesse essere facilmente rilevato e quindi con un vantaggio tattico notevole.
 
Per poter effettuare questo sviluppo vennero modificati alcuni esemplari di sottomarino e venne emessa una specifica, indicata come 12-Shi,<ref name="Francillon1970p451" /> per la fornitura di un nuovo mezzo aereo che avesse dimensioni ridotte e parti che potessero essere staccate e riattaccate nel giro di 10 minuti. Per il progetto venne contattato il [[Primo arsenale tecnico aeronavale]] di [[Yokosuka]], una struttura gestita dalla Marina che aveva il compito di studiare e realizzare innovazioni tecnologiche sia in campo navale che aeronavale, dove venne disegnato dall'ingegenereingegnere [[Mitsuo Yamada]].
 
Il [[prototipo]] venne completato nel [[1939]] ed avviato a valutazione comparativa con un [[Watanabe E14W]]1<ref name="Francillon1970p451" />, tuttavia le [[prove di volo]] rivelarono che il modello presentava dei problemi di stabilità e un raggio d'azione inferiore alle aspettative. Venne avviato quindi un ulteriore sviluppo al fine di correggere questi problemi che vennero risolti nel [[1940]] modificando tra l'altro l'[[impennaggio]] ed applicando una deriva supplementare nella parte inferiore della [[fusoliera]]. Passato nuovamente al vaglio il prototipo modificato soddisfece la commissione la quale ne autorizzò la fornitura.