Nel mondo islamico medioevale, i medici arabi hanno utilizzato le proprietà diuretiche, antiemetiche, antiepilettiche, antinfiammatorie, analgesiche e antipiretiche della ''cannabis sativa'' che hanno usato estesamente come medicinale dal VIII al XVIII secolo.<ref name=storia2 />
Al medico irlandese, William Brooke O'Shaughnessy, si attribuisce l'introduzione della ''cannabis'' nella medicina occidentale.<ref name=Mack>{{cita libro|authoreautore=Alison Mack, Janet Joy|titolo=Marijuana As Medicine?: The Science Beyond the Controversy| url=https://books.google.com/books?id=ZriSkC7aQOEC&pg=PA15|data=7 dicembre 2000|editore=National Academies Press| isbn=978-0-309-06531-3|pp=15–18}}</ref><ref name=lata /><ref name=grinspoon /> O'Shaughnessy è venuto a contatto con la ''cannabis'' attorno all'anno 1830 mentre viveva in India, dove ha condotto numerosi esperimenti per indagare sulla sua utilità medica.<ref name="Booth">{{cita libro|autore=Booth Martin|titolo=Cannabis: A History|anno=2005|editore=St. Martin's Press|isbn=978-0-312-42494-7}}</ref> Rilevando in particolare i suoi effetti analgesici e anticonvulsivi, ritornò in Inghilterra con una fornitura di ''cannabis'' nel 1842, dopo di che il suo uso medico si diffuse attraverso l'Europa e gli Stati Uniti.<ref name=grinspoon /> Prima del 1850 in Europa vengono pubblicate varie ricerche sulla sperimentazione ed utilizzo medico della ''cannabis''.<ref>{{cita pubblicazione|titolo=Hashish and Mental Illness (1845) |autore= Jacques Joseph Moreau |editore= Raven Press|anno= 1973}}</ref><ref name=erba>{{cita pubblicazione |url=http://www.samorini.it/doc1/sam/samorini-erba-di-carlo-erba.pdf |autore=GIORGIO SAMORINI |titolo=L'ERBA DI CARLO ERBA - PER UNA STORIA DELLA CANAPA INDIANA IN ITALIA (1845 - 1948) |editore=NAUTILUS |anno=1996 |accesso=6 settembre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170906180510/http://www.samorini.it/doc1/sam/samorini-erba-di-carlo-erba.pdf |dataarchivio=6 settembre 2017 |urlmorto=sì }}</ref>
La ''cannabis'' è entrata nel dispensario farmaceutico degli Stati Uniti nel 1854, con l'avvertenza che era un potente [[narcotico]] e che ad alte dosi era pericolosa.<ref name=grinspoon />
Nel 1887, Raffaele Valieri, medico primario dell'Ospedale degli Incurabili di Napoli, dà alle stampe un documento intitolato "Sulla canapa nostrana e sui suoi preparati in sostituzione della Cannabis indica", dove oltre a riportare le sue esperienze sull'utilizzo terapeutico in casi di emicrania, insonnia, isteria, gozzo esoftalmico anticipa una constatazione oggi ampiamente condivisa dalla comunità scientifica, cioè che la canapa indiana e la canapa che cresceva in Italia erano piante della stessa specie.<ref name=erba />
