Signora di Brassempouy: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
SenoritaGomez (discussione | contributi)
fix
Riga 10:
 
== Descrizione ==
La piccola testa è scolpita in [[avorio]] di [[Mammuthus|mammut]]; secondo l'archeologo [[Paul G. Bahn|Paul Bahn]] non è possibile attribuire un sesso alla figura, ma essa è comunemente chiamata "signora" oppure "donna".<ref>{{cita libro|autore=Paul G. Bahn|titolo=Journey Through the Ice Age|anno=1997|editorereditore=University of California Press|isbn=978-0-520-21306-7|url=https://books.google.com/books?id=MvAgeiw5CCQC&pg=PA159&dq=Venus+of+Brassempouy+hood&hl=en&sa=X&ei=7YksU-D7OvOZ0AX53IHAAw&ved=0CEYQ6AEwAg#v=onepage&q=Venus%20of%20Brassempouy%20hood&f=false|lingua=en}}</ref> È alta 3,65 cm, profonda 2,2 cm e larga 1,9.<ref name="archeo">{{Cita web|url=https://archaeology-travel.com/friday-find/venus-of-brassempouy/|titolo=Venus of Brassempouy|accesso=2 marzo 2017|editore=archaeology-travel.com|lingua=en}}</ref> Il suo viso è triangolare, e sembra tranquilla. Mentre fronte, naso e sopracciglia sono scolpite in rilievo, la bocca è assente. Una fessura verticale sul lato destro del volto è legata alla struttura interna dell'avorio. Sulla testa si vede una serie di incisioni a scacchiera formata da due serie di solchi superficiali ad angolo retto gli uni tra gli altri, che è stata interpretata come una parrucca, un cappuccio, o semplicemente una rappresentazione dei capelli.<ref>{{cita libro|lcognome=Lawson|nome=Andrew|titolo=Painted Caves: Palaeolithic Rock Art in Western Europe|editore=Oxford University Press|isbn=978-0-19-969822-6|pagina=47|url=https://books.google.com/books?id=kU-10lGjDYoC&pg=PA47&dq=Venus+of+Brassempouy+hood&hl=en&sa=X&ei=7YksU-D7OvOZ0AX53IHAAw&ved=0CEwQ6AEwAw#v=onepage&q=Venus%20of%20Brassempouy%20hood&f=false}}</ref>
 
L'antropologo americano [[Randall White]], nel suo testo ''The women of Brassempouy: A century of research and interpretation'' pubblicato nel 2006 sul ''Journal of Archaeological Method and Theory'' osserva che "Le figurine emersero dal suolo in un contesto socio-politico e intellettuale coloniale e quasi ossessionato dalle questioni di razza". White ha notato che anche se lo stile utilizzato è essenzialmente realistico, le proporzioni della testa non corrispondono a nessuna popolazione umana attuale o passata. Dalla metà del XX secolo le interpretazioni sono passate dalla questione razziale a quelle di femminilità e fertilità.<ref name=White>{{cita pubblicazione|autore=[[Randall White]]|pubblicazione=Journal of Archaeological Method and Theory|url=https://www.academia.edu/3606328/The_Women_of_Brassempouy_A_Century_of_Research_and_Interpretation|data=Dicembre 2006|lingua=en}}</ref>