Gian Paolo Lolmo: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 1550
|NoteNascita =  circa
|LuogoMorte = Bergamo
|GiornoMeseMorte = 19 novembre
|AnnoMorte = 1595
|NoteMorte =  circa
|Epoca = 1500
|Attività = pittore
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== Biografia ==
Non vi sono notizie certe sulla sua nascita, ma il [[Donato Calvi|Calvi]] nel suo ''Effemeride sagro profana di quanto di memorabile sia successo in Bergamo sua diocesi et territorio'' documenta la sua morte all'età di quarantacinque anni nel [[1595]], solo da questo si desume la sua nascita nel [[1550]]. Essere stato scelto per la realizzazione della pala in [[Basilica di Santa Maria Maggiore (Bergamo)|Santa Maria Maggiore]] dalla città di Bergamo nel [[1584]]<ref>{{cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/w6010-00343/?view=istituti&offset=68&hid=773&sort=sort_int|titolo=Ancona, Porta Francesco, Porta Lorenzo|editlresito=LombardiaBeniCulturalilombardiabeniculturali.it|accesso ?=19 febbraio 2018}}</ref> lo colloca tra i maggiori esponenti negli anni ottanta del [[XVI secolo]], dopo la morte del Moroni nel 1578 e prima dei tre artisti [[Enea Salmeggia|Salmeggia]], [[Francesco Zucco|Zucco]] e [[Gian Paolo Cavagna|Cavagna]] che occuperanno la scena artistica bergamasca fino ai primi decessi del [[XVII secolo]].
 
Figlio Giovanni Fortunato miniatore, iniziò la sua attività artistica seguendo le orme paterne, così come il fratello Gian Giacomo, ma non vi sono testimonianze delle sue opere ne in miniature ne in poesia come indicato dal Calvi, contrariamente al fratello di cui è documentata la firma nel '''Taccuino di disegni di Giovannino de' Grassi''<ref>{{cita web|url=http://www.giuliooraziobravi.it/pdf/DeGrassi.pdf|titolo=Descrizione codicologica del Taccuino di disegni di Giovannino de' Grassi|autore=Giulio Orazio Brasi|accesso=22 luglio 2017}}</ref>, mentre la relazione con la tecnica del [[Giovan Battista Moroni|Moroni]] lo vorrebberovorrebbe suo alunno, ma anche di questo non vi è una testimonianza certa, vennero assegnati a lui lavori del Moroni come il ritratto di [[Isotta Brembati (Giovan Battista Moroni)|Isotta Brembati]]<ref>{{cita libro|autore=[[Simone Facchinetti]]|titolo=Giovan Battista Moroni|editore=Silvana Editoriale|anno=2004|p=216}}</ref>, cosa impossibile essendo datato 1552-1553, che i suoi lavori hanno affinità con l'opera moroniana, potrebbe indicare una sua presenza nella bottega del Moroni.
[[File:Giovanni Paolo Lolmo - Madonna con Bambino e san Giovannino.jpg|sinistra|thumb|''Madonna con Bambino e san Giovannino'']]
Viene ipotizzata la sua formazione anche lontano da Bergamo, forse a Roma o Firenze per le sue caratteristiche [[Manierismo|manieristiche]], molto più vicine all'Italia centrale che al Moroni,: la presenza di un suo lavoro conservato nella sagrestia della [[basilica di San Pietro in Vincoli]]<ref>{{cita web|url=http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/scheda.v2.jsp?tipo_scheda=OA&id=46980&titolo=Lolmo%20Giovanni%20Paolo,%20Madonna%20Immacolata&locale=it&decorator=layout_resp&apply=true|titolo=Lolmo Giovanni Paolo Madonna Immacolata Roma|editore=Fondazione Federico Zeri}}</ref>, porterebbe ad un suo viaggio a Roma.
 
L'inizio della sua attività artistica viene identificato in uno stendardo raffigurante da un lato l<nowiki>'</nowiki>''Annunciazione'' e sull'altro l'''Assunzione della Vergine'', che sembrava perso ma ritrovato in una collezionane privata ed eseguito nel decennio del 1570 al 1580<ref>{{cita libro|autore=Silvana Milesi|titolo=Cavagna, Salmeggia Zucco, Palma il giovane e il secondo cinquecento bergamasco|editore=Corponove Editrice|anno=1992}}</ref>.
 
Datata 1584 la sua prima commissione in Bergamo per la [[Basilica di Santa Maria Maggiore (Bergamo)|basilica di Santa Maria Maggiore]], commissione di una tela che doveva adempiere ad un voto fatto dalla città di Bergamo per essere stata preservata della peste del 1576, pala che inizialmente doveva essere per il [[Duomo di Bergamo|duomo]]. La tela si trova nella cappella detta del voto, la prima a destra entrando nella basilica, ed è una [[sacra conversazione]] raffigurante la ''[[Madonna col Bambino tra i santi Rocco e Sebastiano (Gian Paolo Lolmo)|Madonna col Bambino tra i santi Rocco e Sebastiano]]'', son ben cinque le tele presenti dell'artista nella basilica. Sempre per la basilica mariana realizzò due affreschi raffiguranti la ''Preghiera'', la ''Fede'', un dipinto rappresentante ''la raccolta della manna'', questi lavori furono pagati l'8 maggio 1585 per la cappella del ''Santissimo Sacramento''. Dipinse ''Mosè e il serpente di bronzo'' tra il 1584 e il 1587, questo lavoro vebbevenne saldato con la pala per l'altare del voto nel 1587<ref>{{cita web|url =http://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/w6010-00659/|titolo =Preghiera, Lolmo, GivoanGiovan Paolo|editore sito=LombardiaBeniCulturalilombardiabenibulturali.it|accesso =2 marzo 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/w6010-00356/?view=istituti&offset=621&hid=773&sort=sort_date_int|titolo=Mosè e il serpente di bronzo|editore sito=LombardiaBeniCulturalilombardiabenibulturali.it|accesso=2 marzo 2018}}</ref>.
 
L'artista non eseguì unicamente lavori d'arte sacra, a [[Gorle]] nella villa Terzi sono presenti sei suoi lavori, quattro raffiguranti le ''Stagioni'' mentre gli altri ''Venere e Adone'', e ''Punizione di Amore''<ref>{{cita web|url=http://catalogo.fondazionezeri.unibo.it/ricerca.v2.jsp?apply=true&RSEC=Ciclo+di+dipinti+di+Gian+Paolo+Lolmo+gi%C3%A0+nella+villa+Terzi+a+Gorle&decorator=layout_resp&percorso_ricerca=OA&locale=en|titolo=Villa Terzi.Gian Paolo Lolmo|editore=Fondazione Zeri|accesso=22 luglio 2017}}</ref>, secondo uno studio del [[Simone Facchinetti|Facchinetti]] sarebbe riconducibili a lui anche alcune nature morte che hanno le caratteristiche dell'''autunno'', Lolmo è quindi da considerarsi non un artista minore, ma tra i più interessanti del cinquecento lombardo, la sua morte prematura ha sicuramente impedito un ulteriore sviluppo della sua arte<ref>{{cita libro|autore=Simone Facchinetti|titolo=Da Bergognone a Tiepolo. Scoperte e restauri in provincia di Bergamo|editore=|città=Bergamo|anno=2003}}</ref>
 
La firma e la datazione di alcune sue opere hanno consentito l'assegnazione di suoi lavori, così come il ritrovamento di contratti di commissioni con il relativi pagamenti<ref>{{cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/w6010-00659/|titolo=Preghiera|editoresito=LombardiaBeniCulturalilombardiabenibulturali.it|accesso=22 luglio 2017}}</ref>.
 
== Opere ==
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* ''Raccolta della manna'' [[Basilica di Santa Maria Maggiore (Bergamo)|Basilica di Santa Maria maggiore]], altare del Santissimo Sacramento|, 1584
* ''Fede'' e ''Preghiera'', [[Basilica di Santa Maria Maggiore (Bergamo)|Basilica di Santa Maria maggiore]], [[1584]]
* ''Il serpente di bronzo'', [[Basilica di Santa Maria Maggiore (Bergamo)|Basilica di Santa Maria maggiore]], lunetta dell'altare del Voto, [[1585]]<ref>{{cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/opere-arte/schede/w6010-00356/|titolo=Mosè e il serpente in bronzo|editoresito=LombardiaBeniCulturalilombardiabenibulturali.it|accesso=21 luglio 2017}}</ref>
* ''Madonna Immacolata'', sagrestia della [[Basilica di San Pietro in Vincoli]], Roma, [[1585]]
* ''Madonna con Bambino incoronata da due angeli e coi santi Pietro e Lorenzo'', [[Berlino]]