Vittorio Avondo: differenze tra le versioni

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Nel [[1889]] viene nominato [[Ordine della Corona d'Italia|Commendatore della Corona d'Italia]] e membro della Commissione consultiva per i Monumenti Nazionali d’Antichità e Belle Arti e del Comitato per il Museo Nazionale del Risorgimento; dal [[1890]] assume l'incarico di direttore del [[Palazzo Madama e Casaforte degli Acaja|Museo Civico di Torino]] che detiene fino alla morte, avvenuta il 14 dicembre [[1910]].
 
Tra le sue principali iniziative, la separazione tra le sedi delle raccolte d'arte moderna e d'arte antica; è sepolto nel [[Famedio]] del [[Cimitero monumentale di Torino]]<ref>{{Cita web|url=http://www.cimiteritorino.it/benemeriti-arcate56/|titolo=Benemeriti Terza Ampliazione Arcate 56|sito=http://www.cimiteritorino.it/|accesso=19519 marzo 2021}}</ref>.
 
Nel [[1912]], la [[Esposizione internazionale d'arte di Venezia|decima Esposizione d'arte di Venezia]] espone circa 50 paesaggi di Avondo<ref name="B">"La decima Esposizione d'arte a Venezia - 1912'', Ugo Ojetti, Istituto Italiano d'Arti Grafiche, Bergamo, 1912, pp.17-18</ref>.