Umberto Veronesi: differenze tra le versioni

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{{Citazione|Eppure io sono contro l'aborto. Tutti lo siamo, credo: non c'è persona che non sia ''idealmente'' contraria all'interruzione di gravidanza, perché è un atto contro natura (nel senso che si oppone all'imperativo genetico della riproduzione [...]) e perché produce conseguenze traumatiche dal punto di vista psicologico. Ma condannare l'aborto con una legge, renderlo illegale, non impedisce che gli aborti avvengano. [...] L'aborto volontario è un evento grave, ma l'aborto clandestino è una tragedia: per questo offrire a una donna l'opportunità di abortire in modo legale e controllato corrisponde alla scelta del «male minore». E allora, all'interno di questo male minore, la modalità della pillola [[RU486]] – che ho sostenuto sin dai primi accenni alla possibilità di una sua introduzione in Italia – è la scelta migliore, perché è quella meno dolorosa per la donna.<ref>{{Cita|''Dell'amore e del dolore delle donne''|pp. 98-99}}.</ref>}}
 
Autore [[ateismo|ateo]] e laico, col filosofo cattolico [[Giovanni Reale]] ha pubblicato nel 2013 il libro dal titolo ''Responsabilità della vita. Un confronto fra un credente e un non credente'', nel quale, partendo da concezioni antitetiche, si manifesta una convergenza di vedute opposte sul tema del non-[[accanimento terapeutico]]: secondo Veronesi si fonda sulla libertà di ogni individuo e il diritto di decidere liberamente per sé e del proprio corpo; Reale affermò che la vita è un diritto indisponibile per il suicidio e l'omicidio, ma ‘indisponibile’ "anche nei confronti dell'accanimento terapeutico e della tecnica invasiva alla fine della vita", quando la vera vita ha ormai cessato di essere<ref>{{cita web | autore = Silvia Salardi | url = http://www.recensionifilosofiche.info/2013/11/reale-giovanni-veronesi-umberto.html | titolo = Reale, Giovanni, Veronesi, Umberto, Responsabilità della vita. Un confronto fra un credente e un non credente | data = 22222 luglio 2013 | urlarchivio = https://archive.today/20131214123846/http://www.recensionifilosofiche.info/2013/11/reale-giovanni-veronesi-umberto.html | dataarchivio = 14 dicembre 2013 | urlmorto = no | accesso = 13 aprile 2019 }}</ref>.
 
Veronesi ha sostenuto inoltre che, dalla fine degli [[anni 1980|anni ottanta]] alla prima metà degli [[anni 2000|anni duemila]], il numero degli aborti sarebbe drasticamente diminuito, in Italia, grazie alla [[legge 194]].<ref name="ombra" /> Anche a tale riguardo, egli ha parlato della scelta del «male minore»: