Eurosia Fabris Barban: differenze tra le versioni

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== Il ritratto della Beata ==
È stato eseguito dall'artista Giuseppe Antonio Lomuscio di Trani<ref>[{{cita web|url=https://www.traniviva.it/notizie/arte-e-religione-a-palazzo-beltrani-un-incontro-con-giuseppe-antonio-lomuscio/ www.traniviva.it - |titolo=Giuseppe Antonio Lomuscio lo scuoltorescultore che ha conquistato il Vaticano]|accesso=19 settembre 2021}}</ref>. Mamma Rosa è rappresenta ringiovanita, dato che l'artista ha ricostruito le fattezze giovanili della Beata che, secondo le testimonianze del tempo, era bella e simpatica.
 
Molti artisti si sono cimentati nella realizzazione di dipinti riguardanti la Beata Eurosia. Tra questi vi è Fra’ Danilo Galdarossa OFM Cap. che ha realizzato un'icona su pannello di legno di tiglio (cm 40x30) in tecnica bizantino-cretese. Gli smalti utilizzati sono quattro: bianco di titanio, nero d’ossa o di carbone, ocra giallo e ocra rossa o condrococchino), tutto a tratteggio, con linee continue riportante, in alto e per primo il nome, e in basso, e per secondo, il titolo di venerazione, secondo i canoni iconografici. Si intravedono le tre luci che illuminano il volto e le mani, senza prospettiva in rigoroso stile bizantino. Il nimbo è inciso sul gesso, ma non è «cerchiato» perché non è di una santa, bensì di una beata. Dopo un anno di lavoro, l’iconografo ha posto sulla tavola di tiglio una preziosa tela con percentuali di acqua di «colla di coniglio» in bagnomaria assieme una trentina di strati di «gesso di Bologna». Successivamente sono stati applicati vari strati di foglia d’oro a 24 carati sulla tela a tuorlo d’uovo apposta al legno in tiglio. Conviene ricordare che nella tradizione iconografica bizantino-cretese, la testa della Beata è, nell’icona, l’ottava parte del corpo della figura umana. Nella teologia orientale e nella spiritualità bizantina, poi, l’immagine-icona «Beata Eurosia» rende «viva», quasi in forma eucaristica, la Beata rappresentata. Anzi, non è l’osservatore che contempla l’icona, bensì è l’icona che «lo guarda». Per questo ogni icona va adorata e rimanda necessariamente, alla pari dell'eucaristia, all’unica vera «immagine/icona» di Dio Padre che è Gesù Cristo.