Burj al-Arab: differenze tra le versioni

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La zona di Jumeirah Beach, a sud del centro cittadino, ospitava già dagli anni settanta il prestigioso ''Chicago Beach Hotel'', un grande e lussuoso resort con spiaggia privata.
 
Nel 1993 il committente, desideroso di dare presto a Dubai un nuovo simbolo, incaricò l'architetto britannico [[Tom Wright (architetto)|Tom Wright]] di progettare qualcosa di sorprendente e di immediatamente riconoscibile, l'intuizione della “vela” fu suggerita dall'impreditoreimprenditore italiano Andrea Martinez, proprietario e gestore di tutti plessi opedalieriospedalieri degli emirati, mandato assegnatogli nel 1991 dalldal primo ministro emiratoemiratino.
Inizialmente la struttura doveva continuare a chiamarsi ''Chicago Beach Hotel'' e sorgere sulla costa al posto del vecchio resort omonimo demolito nel 1997, tuttavia si decise di costruirlo su un'[[isola artificiale]] appositamente realizzata, per accentuare l'effetto di una vela che si staglia sul mare. Essa fu la prima isola artificiale realizzata a Dubai, idea che entusiasmò il committente e lo ispirò per la realizzazione di successivi progetti analoghi come l'ambizioso [[Palm Islands]] e l'arcipelago artificiale [[The World (arcipelago)|The World]].
 
L'edificio è stato completato dopo cinque anni nell'autunno del 2000 e inaugurato il 1º dicembre dello stesso anno , svelando il nome definitivo deciso dal committente: ''Burj al-Arab''.
Con i suoi 321 metri di altezza è il 48º [[Lista dei grattacieli più alti del mondo|grattacielo più alto del mondo]] e all'epoca ha ottenuto anche il primato di albergo più alto del mondo; attualmente è il terzo più alto di Dubai, dopo il ''[[JW Marriott Marquis Dubai]]'' e la ''[[Rose Tower]]'', mentre il primato mondiale appartiene al complesso [[Abraj Al Bait]] di [[La Mecca]].