Biblioteca Civica Carlo Bonetta: differenze tra le versioni

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== Le raccolte librarie ==
[[File:Biblioteca Bonetta (4).JPG|miniatura|Il soffitto dello scalone.]]
La biblioteca conserva dieci fondi librari, da basso una rapida presentazione di quelli più significativi<ref name=archivio/>. Il ''fondo manoscritti'' è formato da 369 unità, giunte nella biblioteca tramite donazioni, soprattutto nel XIX secolo. Molti di essi riguardano la storia dell’arte, l’archeologia la storia locale, rappresentata dai manoscritti di alcuni storici ed eruditi pavesi, come Pietro Terenzio ([[Pavia]], 1811-1881), [[Rodolfo Majocchi|Rodolfo Maiocchi]] ([[Pavia]], 1862- 1924), Gaetano Capsoni ([[Pavia]] 1830 – 1889) e Carlo Marozzi ([[Pavia]], 1833 – [[Robecco Pavese]], 1912)<ref name=patrimonio>{{Cita web|url=http://biblioteche.comune.pv.it/site/home/biblioteca-bonetta/patrimonio.html|titolo=Patrimonio della Biblioteca Bonetta}}</ref>. Il ''fondi Incunaboli'' comprende 67 [[Incunabolo|incunaboli]] alcuni di grande rarità come ''Il monte Santo di Dio'' di [[Antonio Bettini]], stampato a [[Firenze]] nel 1477 o la ''[[Cosmographia (Tolomeo)|Cosmographia]]'' di [[Claudio Tolomeo]], edito a [[Bologna]] nel 1477 e rilegata con una lussuosa legatura settecentesca recante lo stemma della famiglia veneziana dei [[Morosini (famiglia)|Morosini]]. Il testo più antico del fondo risale al 1470, mentre tra gli esemplari stampati a [[Pavia]] il primo è del 1489<ref name=patrimonio/>. Vi è poi il ''fondo Cinquecentine'', costituito da 1.165 unità<ref name=anagrafe/>, in gran parte frutto di donazioni ottocentesche, che conserva anche volumi di grande rarità<ref name=patrimonio/>. Nel 1923 il [[Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo|policlinico San Matteo]] donò alla biblioteca il ''fondo Brambilla'', contenente anche la biblioteca di [[Giovanni Alessandro Brambilla]] ([[San Zenone al Po]] 1728 – [[Padova]] 1800). medicoMedico e chirurgo, il Brambilla fu nominato nel 1779 sovraintendente unico del servizio sanitario militare austriaco e divenne anche protochirurugoprotochirurgo dell’imperatore [[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|Giuseppe II]]. Il fondo è costituito da circa 2.000 volumi, tra i quali vi sono sette [[Incunabolo|incunaboli]] e 307 [[Cinquecentina|cinquecentine]], di chirurgia, anatomia, farmacopea, medicina generale e filosofia e numerose riviste mediche che coprono un arco cronologico che va dalla seconda metà del Settecento ai primi decenni dell’Ottocento<ref name=anagrafe/><ref name=archivio/>. Il ''fondo Beccalli'' giunse alla biblioteca tramite donazione, esso è costituito da 5.000 volumi sulla cultura greca e latina e testi di grammatica, linguistica e storia locale raccolti da Camillo Beccalli ([[Casteggio]] 1856- [[Pavia]] 1934) docente di lettere classiche presso il liceo Ugo Foscolo di [[Pavia]]<ref name=patrimonio/><ref>{{Cita web|url=https://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/complessi-archivistici/MIBA008796/|titolo=Biblioteca e manoscritti dialettali Camillo Beccalli (1881 - 1934)}}</ref>. Sempre grazie a una donazione, nel 1990 la biblioteca si arricchì del ''fondo Sala'', appartenuto a Guido Sala ([[Belgirate]] 1877 – [[Pavia]] 1939), neurologo e grande bibliofilo. Il fondo è formato da circa 6.000 volumi (di 96 sono cinque centine) di argomento medico, letterario (tra quali sono da annoverare prime edizioni [[Giuseppe Parini]], [[Carlo Gozzi (drammaturgo)|Carlo Gozzi]], [[Vincenzo Monti]] e una collezione di opere stampate da [[Giambattista Bodoni]]) e storico (questi ultimi riguardanti in particolare il periodo [[Risorgimento|risorgimentale]] con molte opere edite tra il 1830 e il 1853 dalla [[Tipografia Elvetica]] di [[Capolago (Mendrisio)|Capolago]]) e da alcuni giornali e periodici, come il rarissimo ''[[Pensiero ed azione|Pensiero e Azione]]'', pubblicato a [[Londra]] del 1858 al 1860 da [[Giuseppe Mazzini]]<ref name=patrimonio/><ref name=anagrafe/>. Renato Sòriga ([[Carrara|Cararra]] 1881 – [[Pavia]] 1939) fu conservatore dei [[Musei civici di Pavia|Musei Civici]] dal 1910 al 1939 e storico e donò alla biblioteca (''fondo Sòriga'') 6.000 volumi di storia dell’arte e di storia risorgimentale e in particolare sulla [[massoneria]] e le [[Società segreta|società segrete]], argomenti per il quali il fondo è uno dei più completi in [[Italia]]<ref>{{Cita web|url=https://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/complessi-archivistici/MIBA00882C/|titolo=Carte Renato Sòriga (1904 - 1938)}}</ref><ref name=patrimonio/>. Il ''fondo Ravegnani'' fu acquistato dal comune di [[Pavia]] nel 1989, esso è costituito da circa 11.000 volumi, 4.000 opuscoli e fascicoli appartenuti a [[Giuseppe Ravegnani]] ([[Coriano]] 1895 – [[Milano]] 1964) scrittore, poeta, critico letterario e giornalista. Nel fondo sono conservati molte prime edizioni di opere letterarie del Novecento, gran parte di esse corredate da dediche autografe<ref>{{Cita web|url=https://www.lombardiabeniculturali.it/archivi/complessi-archivistici/MIBA008786/|titolo=Ravegnani Giuseppe (1914 - 1964)}}</ref><ref name=patrimonio/><ref name=anagrafe/>.
 
== Note ==