Carlo Alberto dalla Chiesa: differenze tra le versioni

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ho descritto la svolta del 79-80 blitz di Genova e via Fracchia secondo piu' vera cronaca
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Si trovò a contrastare il crescente numero di episodi di violenza portati avanti dalle [[Brigate Rosse]] e il loro progressivo radicarsi negli ambienti operai. Per fare ciò, utilizzò i metodi che già aveva sperimentato in [[Sicilia]] contro le organizzazioni mafiose, infiltrando alcuni uomini all'interno dei gruppi terroristici, al fine di conoscere perfettamente i loro schemi di potere interno.<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/10/24/quando-uccisero-dalla-chiesa.html Quando uccisero dalla Chiesa] [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] - 24 ottobre [[2008]]</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/09/03/dalla-chiesa-nemico-invisibile-che-mise-in.html Dalla Chiesa, nemico invisibile che mise in ginocchio le Br] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100112093021/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/09/03/dalla-chiesa-nemico-invisibile-che-mise-in.html |data=12 gennaio 2010 }} [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] - 3 settembre [[2002]]</ref> Nell'aprile del [[1974]] le [[Brigate Rosse]] rapirono il giudice genovese [[Mario Sossi]]; in cambio della sua liberazione le BR volevano ottenere la liberazione di otto detenuti della [[Gruppo XXII Ottobre|Banda 22 ottobre]].<ref>{{Cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/09/13/qui-radio-gap-la-banda-22-ottobre.html|titolo='Qui Radio Gap...' la banda 22 ottobre, un romanzo criminale|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=13 settembre 2008|accesso=24 marzo 2010|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304204826/http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/09/13/qui-radio-gap-la-banda-22-ottobre.html|urlmorto=no}}</ref>
 
Dalla Chiesa, insieme al procuratore generale di Torino, Carlo Reviglio Della Veneria, mise fine a unaun rivoltatenttivo deidi fuga in Alessandria di tre detenuti con basco nero, guidatacui dali gruppoprigionieri [[Panterepolitici Rosse]],e adstudenteschi [[Alessandria]],erano estranei e che contavano al loro interno un ex rapinatore ex neonazista, Levrero, unico sopravvissuto. Il gruppo aveva preso degli ostaggi., assistenti e operatori sociali, ma Il magistrato e il generale ordinarono un intervento armato che si concluse con l'uccisione di due detenuti, di due [[Corpo degli agenti di custodia|agenti di custodia]], del medico del carcere, di un [[insegnante]] e di un'[[assistente sociale]].<ref>{{Cita web |url=http://www.lastampa.it/2014/05/19/edizioni/alessandria/la-tua-citta/alessandria-anni-fa-la-rivolta-nel-carcere-testimonianze-verit-scomode-mai-dette-0pzIgd4dRfcvKYWGu1j1IJ/pagina.html |titolo=La rivolta nel carcere 40 anni fa: video testimonianze e verità scomode - La Stampa<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=18 gennaio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160503211056/http://www.lastampa.it/2014/05/19/edizioni/alessandria/la-tua-citta/alessandria-anni-fa-la-rivolta-nel-carcere-testimonianze-verit-scomode-mai-dette-0pzIgd4dRfcvKYWGu1j1IJ/pagina.html |urlmorto=sì }}</ref>
 
[[File:Renato Curcio Brigate Rosse.jpg|left|thumb|upright=0.6|[[Renato Curcio]], uno dei fondatori storici delle [[Brigate Rosse]]]]
 
Dopo avere selezionato dieci ufficiali dell'arma, dalla Chiesa creò nel maggio del [[1974]] una struttura antiterrorismo, denominata [[Nucleo Speciale Antiterrorismo]], con base a [[Torino]]. Nel settembre del [[1974]] il Nucleo riuscì a catturare a [[Pinerolo]] [[Renato Curcio]] e [[Alberto Franceschini]], esponenti di spicco e fondatori delle Brigate Rosse, grazie anche alla determinante collaborazione di [[Silvano Girotto]], detto "frate mitra",<ref name="lastoriasiamonoi.">{{Cita web|url=http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=367|titolo=Video e descrizioni sulla storia di dalla Chiesa tratti dalla puntata di ''La storia siamo noi''|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070911053758/http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntata.aspx?id=367|urlmorto=sì}}</ref> dirigendo le indagini dall'attuale Comando Provinciale Carabinieri di Torino, edificio unito alla Scuola allievi Carabinieri "Cernaia".. Il vero regista dell'operazione fu pero' il cap.Gustavo Pignero, giunto agli inizi del secolo alla testa del SISMI
 
[[File:Margherita Cagol 'Mara' Brigate Rosse.jpg|thumb|upright=0.6|[[Margherita Cagol]] "Mara", moglie di [[Renato Curcio]] e dirigente della colonna brigatista di [[Torino]]]]
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[[File:Patrizio-Peci.jpg|thumb|left|[[Patrizio Peci]], storico "pentito" delle [[Brigate Rosse]]]]
Nel [[1979]] venne trasferito nuovamente a [[Milano]], promosso al comando della ''[[Comando interregionale carabinieri|Divisione interregionale Pastrengo]]''. Particolarmente importanti furono i successi contro le Brigate Rosse, ottenuti a seguito dell'arresto di [[Rocco Micaletto]] e di [[Patrizio Peci]] nel febbraio 1980,<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1986/03/01/torna-in-liberta-patrizio-peci-il-capostipite.html TORNA IN LIBERTÀ PATRIZIO PECI IL CAPOSTIPITE DEI PENTITI BR] [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] - 1º marzo [[1986]]</ref> che con le sue rivelazioni contribuì alla iniziale sconfitta delle BR, come l'[[irruzione di via Fracchia]], con cui fu sgominatainflitto laun duro colpo alla colonna genovese che si ricostituì presto con l'arrivo di nuovi aderenti soprattutto giovani, ma anche inesperti. La colonna genovese fu sgominata definitivamente grazie alla DIGOS del Commissario Rosa grazie ai pentiti a catena ma anche con piu' paziente azione investigativa mancata al Generale che seguì per un anno un gruppo eterogeneo di militanti dell'estrema sinistra da lui ritenuta la Colonna Br per la presenza fra essi del Prof.Fenzi unico del gruppo, ad essere br accertato e due ex br,Demuro e Lorenzo La Paglia, che avevano desistito dall'organizzazione. Gli altri oltre venti fra arrestati e seriamente indagati saranno prosciolti in istruttoria subito e, in dibattimento o con revisione e risarcimento qualche anno dopo.<ref>[http://www.ilgiornale.it/interni/a_caccia_fantasma_patrizio_peci_il_compagno_che_uccise_brigate_rosse/19-10-2008/articolo-id=299145-page=0-comments=1 A caccia del "fantasma" Patrizio Peci il compagno che uccise le Brigate Rosse] [[Il Giornale]] - 19 ottobre [[2008]]</ref>. Nel periodo maggio 79, giugno 80, arresto e assoluzione in primo grado, i Carabinieri del Generale seguirono, arrestarono, fecero processare come colonna br una colonna inesistente di persone fra loro neppure tutte conosciute, benche' in parte prevalente anarcocomunisti e autonomi, e solo in un secondo momento estesa a "qualunque banda armata" , le br eseguirono quattro attentati mortali contro i Carabinieri e diversi ferimenti contro esponenti dc, agendo involontariamente indisturbati.. A mettere il generale e il suo nucleo speciale sulla strada sbagliata furono anche il PCI che nell'opuscolo "Terrorismo e Nuovo Estremismo", inseri' un capitolo anonimo che descriveva br fantastiche dedite al narcotraffico e all'uso di giovani sicari venuti da altre città, forniti dell'arma per uccidere e ripartire, "cavalli di battaglia", nome mai sentito prima ne' piu' dopo,e di provocatori come E.M che agiva non solo per lucro ma come informatore preparato ben addentro lo Stato, la GDF in particolare. L'autore del libello, Roberto Speciale, aveva pero' scritto un'opera di analisi storico politica nell'attualita' con la tesi che gli Autonomi potessero essere considerati gli erede dei Luddisti del prof.Faina. Solo l'uccisione di Rossa, nelle more di stampa, trasformo' l'opuscolo e il suo autore in una violenta requisitoria dando pero' inevitabilmente spazio alla tesi che le br a Genova fossero una emanazione di Faina: Dietro tutto questo e l'errata operazione vi era, come si legge nella Commissione Moro, l'operato e le false informative del SISDE del gen.Grassini, (operazione Lungomare Canepa), che nella relazione annuale sui Servizi Segreti si era attribuito il merito dell'inchiesta e del blitz del maggio 79, nel quale l'impegno dei militi del generale in una lavoro faticoso benche' fuori pista comunque non aveva demeritato mentre il solo merito del SISDE era stato la provocazione e la costruzione di false prove..
[[File:Bda dalla chiesa 07-05-2017 22-28-23.bmp.jpg|thumb|Dalla Chiesa a una rassegna militare nel 1980 a Milano]]
Il Generale restò al comando della Pastrengo sino al dicembre [[1981]], ma l'operazione del blitz maggio 79 e l'azione di via Fracchia che a tutto concedere non aveva rispetatto le regole d'ingaggio degli agenti catturattori. "Avevo l'impressione - scriveva nel bel Diario e Dialogo con la moglie scomparsa- che mi si volesse togliere l'incarico. E se davvero c'era un volonta' di farlo, ando' a segno.
Restò al comando della Pastrengo sino al dicembre [[1981]].
 
===La nomina a vicecomandante dell'Arma dei Carabinieri ===
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A fine agosto, con una telefonata anonima fatta ai carabinieri di [[Palermo]] probabilmente dal ''boss'' [[Filippo Marchese]], venne annunciato per la prima volta l'attentato al generale, dichiarando che, dopo gli ultimi omicidi di mafia,
{{citazione|l'operazione Carlo Alberto è quasi conclusa, dico quasi conclusa.<ref name="lastoriasiamonoi."/><ref>{{Cita web |url=http://www.repubblica.it/online/cronaca/dallachiesa/dallachiesa/dallachiesa.html|titolo=Dalla Chiesa vent'anni dopo Palermo ricorda il generale|pubblicazione=La Repubblica|data=2 settembre 2002}}</ref>}}Il Generale a quel punto, come da intervista dell fedele colonnello Nicolo' Bozzo, aveva deciso di passare all'azione secondo i modi che gli erano stati propri, e chiamo' proprio il fedelissimo capitano Riccio, cui dette ordine che era un programma di indagine clandestina ed azione poi risolutiva, "Vieni ... !". Ma cio' avvenne troppo tardi
 
=== L'agguato a Palermo e la morte ===