Ambasciatori delle Città anseatiche in Spagna: differenze tra le versioni

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==Storia==
[[Image:Nova totius terrarum orbis geographica ac hydrographica tabula = Wahre Biltnüss des Gantzen Erden Kraÿses mit allen seinen theilen (4071859609).jpg|thumb|right|250px|Mappa del mondo disegnata da [[Matthäus Merian]] (1638 circa). 250 × 360 mm, [[Biblioteca pubblica di Boston]].]]
Fino alla fine del Medioevo, le relazioni commerciali anseatico-iberiche passavano attraverso il punto commerciale di [[Bruges]]. Fu solo con la scoperta dell'America (1492) e la conseguente richiesta dell'Europa settentrionale e centrale di beni coloniali spagnoli che si sviluppò una richiesta a partire dalla metà del XVI secolo da parte dei cittadini anseatici di stabilire nuove relazioni commerciali più dirette con la Spagna e il suo impero coloniale. Nel 1606 il consigliere di Lubecca, Heinrich Brockes, si portò in viaggio coi suoi colleghi Arnold von Holten di Danzica e Hieronymus Vogler di Amburgo, accompagnati dal sindaco Johann Domann e dal segretario Johannes Conradus e da molti altri funizonarifunzionari, alla corte di [[Filippo III di Spagna]] a [[Madrid]] con l'intento di concludere un accordo commerciale. Questo primo contatto ufficiale tra le due entità statali non aveva il carattere di un contratto legale internazionale, ma dava ai mercanti anseatici l'accesso diretto al commercio spagnolo d'oltremare. Negli anni successivi, dal 1607 al 1614, Hans Kampferbeke di Lubecca agì come console anseatico in Spagna, [[Portogallo]], [[Algeria]] e [[Galizia (Spagna)|Galizia]], e dal 1630 gli si affiancò Augustin Bredimus per la città di [[Amburgo]].
 
Per stabilire effettivamente relazioni indipendenti con la Spagna, le città anseatiche dovettero superare una serie di ostacoli: a differenza dell'[[Inghilterra]] o della [[Francia]], la corte ispano-asburgica di Madrid era alleata e legata dinasticamente con quella imperiale-asburgica di Vienna; il problema della religione era quindi un problema centrale nelle relazioni tra i due paesi, dal momento che le città anseatiche erano perlopiù di fede protestante. Con la firma della [[pace di Vestfalia]] (1648) venne aperta la strada alla conclusione di un nuovo trattato commerciale che consentiva alle città anseatiche di disporre di migliori condizioni per il commercio, dal momento che alla stregua degli olandesi, anche gli anseatici vennero riconosciuti come "nazione" in grado di trattare. Nel 1649 venne quindi istituita un'ambasciata permanente delle città anseatiche presso la corte spagnola di Madrid sotto la guida del "procuratore generale" Walter Delbrügge. A quel tempo, l'ambasciata anseatica, oltre a quella imperiale, erano l'unica di uno stato tedesco in Spagna; la corona spagnola aveva aperto un'ambasciata ad [[Amburgo]] già dal 1621.