Ugo Sissa: differenze tra le versioni

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Il secondo viaggio in Iraq, come architetto del Summer Resort Department, prende avvio nel 1957, per cessare bruscamente nel 1958, quando Sissa è costretto forzatamente a lasciare il paese allo scoppio della rivoluzione. Risalgono a questo periodo il Padiglione della Fiera Italiana a Baghdad (1957), e le Resthouse di Ur e Babilonia. L'ultimo viaggio in Medio Oriente diviene l'occasione per continuare le ricerche sull'archeologia e la fotografia. L'esperienza in Medio Oriente influenzerà la figura artistica di Sissa: la grafia dello stile cuneiforme sarà presto una delle sue fonti di ispirazione pittorica; dai rilievi in negativo dei siglilli sumeri, Sissa trae un modello di grafia che traspone sulla tela.<ref>Giovanni Parigi, "Venezia, l'Iraq e un poliedrico orientalista: Ugo Sissa" in Altre Modernità, rivista dell'Università degli Studi di Milano - Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di Scienze del Linguiaggio e Letterature straniere comparate, Sezione di Studi Culturali.</ref>
== Il Design ==
Nel 1942 Sissa realizza i mobili per la casa del filosofo Umberto Campagnolo, collega alla Olivetti<ref>Important Design, catalogo dell'asta Wright, ChichagoChicago, 2 giugno 2009, p. 370</ref>. Dal 1945 le creazioni di Sissa cominciano a comparire in importanti riviste come ''Stile'', in cui compaiono i mobili per le case Olivetti a Ivrea<ref>G. Gioviano, Stile N°2, 1945, pp. 21-25</ref>: soggiorno, zona pranzo, libreria, sedia, poltrona, tavolo, divano e credenza. Nel 1948 la stanza di soggiorno appare come esempio nell'[[Enciclopedia Treccani]], al fianco di una stanza da pranzo di Carlo Pagani e [[Lina Bo Bardi]] e uno studio di Ignazio Gardella<ref>Enciclopedia di scienze, lettere ed arti, 1938-1948, Roma 1948, p, 266.</ref>. Nella progettazione del Negozio Olivetti di Roma, Sissa non si limita solo alla struttura dell'edificio: suoi saranno anche i sostegni per le macchine da scrivere, i tavolini in rovere e gli espositori. Qui i supporti per le macchine da scrivere si riducono a essenziali lastre a parete o a esili gabbie a terra.<ref>R. Aloi, Esempi di architettura da tutto il mondo, Negozi d'oggi, Milano 1950, pp. 239 - 242.</ref>.
 
== La fotografia ==