Governo Andreotti III: differenze tra le versioni

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[[File:Argan politico.jpg|thumb|200px|Giulio Carlo Argan]]
*12 settembre: il sindaco di Roma, [[Giulio Carlo Argan]], risponde con un proprio intervento a una nota anonima pubblicata su [[l'Avvenire]], nella quale si chiede alla giunta di sinistra di occuparsi di tutta la città e lo si ammonisce che la comunità cristiana non si farà chiudere in un ghetto. Argan risponde che la giunta è tale per tutti i cittadini, senza distinzione, e che la presenza del papa non dà ai cattolici particolari privilegi.<ref>Il Messaggero, 13 settembre 1976</ref>
*13 settembre: la Confederazione degli studenti iraniani in Italia rivela in una conferenza stampa che i servizi segreti dello Scià compiono azioni di spionaggio per schedare gli studenti e gli italiani loro conoscenti ostili al regime autoritario di Theheran[[Teheran]]. Secondo un documento mostrato alla stampa in originale e distribuito in copie originali e tradotte la SAVAK ha stretto un accordo di collaborazione per tale operazione con l'on. [[Giorgio Almirante]].
*17 settembre: consiglio dei ministri straordinario: a seguito di una serie di nuove scosse in Friuli il governo istituisce una tassa [[una tantum]] su autovetture, motocicli e imbarcazioni da diporto che, a seconda della tipologia, varia da 5.000 a 2.000.000 di lire, e un rincaro di 25 lire a colonna per totocalcio, totip e enalotto. Viene previsto un incasso straordinario di 166 miliardi, 70 dei quali sono immediatamente anticipati al commissariato per la protezione civile.<ref>Il Messaggero, 18 settembre 1976</ref>
*21 settembre: consiglio dei ministri: il governo rinuncia alla delega sul doppio mercato della benzina. Il ministro dell'industria esclude che sia possibile contenere i consumi introducendo il razionamento e convince il governo a rinviare ogni decisione ad una prossima riunione. Approvati due disegni di legge che stanziano quasi 3000 miliardi per l'amodernamentoammodernamento dell'esercito e dell'aviazione.<ref>Il Messaggero, 22 settembre 1976</ref>
*22 settembre: le commissioni sanità e giustizia della camera annunciano per il 12 ottobre l'inizio dell'esame delle sette proposte di legge presentate per la regolamentazione dell'aborto. Lo schieramento laico, che ha i numeri per imporsi, pone come punto in comune l'autodeterminazione delle donne nella decisione.<ref>Il Messaggero, 23 settembre 1976</ref>
*23-24 settembre: procedendo su denuncia di un cittadino la pretura di Salerno ordina dilil sequestro del primo atto di ''[[Novecento (film)|Novecento]]'' per le scene con le molestie attuate da Attila ai danni di un ragazzino e per la bestemmia in dialetto esclamata dal contadino Demesio. Il sequestro viene revocato circa 48 ore dopo ma l'azione giudiziaria, dettata da articoli del codice risalenti al 1930, scatena polemiche a non finire. Il governo è chiamato a riferire in parlamento sullo stato di attuazione della riforma dei codici, per la quale ha ricevuto una delega nel 1971.
*25 settembre: a Roma viene arrestato l'ex sostituto procuratore [[Romolo Pietroni]]. L'ex magistrato è accusato di corruzione nell'inchiesta sulle tangenti pagate dalla [[Standa]] che vede coinvolto [[Italo Jalongo]], consulente finanziario di [[Frank Coppola]].<ref>Il Messaggero, 26 settembre 1976</ref>
[[File:Pier Luigi Romita IX Legislatura.jpg|thumb|200px|Pier Luigi Romita]]
*29-30 settembre: la direzione nazionale PSDI:, convocata al termine di un animato comitato centrale, prende atto delle risultanze dell'assise eleggendo [[Pier Luigi Romita]] alla guida di una maggioranza che lascia all'oppsizioneopposizione interna solo la destra di [[Mario Tanassi]]. Approvata anche dall'uscente Saragat la nuova maggioranza vuole aprire il PSDI alla novità dall'elezione di Craxi alla guida del PSI per una rinnovata intesa dei due partiti con le forze progressiste.</br>Il comitato interministeriale per la programmazione economica da il via libera all'aumento di fertilizzanti, olio combustibile, gasolio da riscaldamento e da autotrazione e alcuni medicinali. Aumenti previsti anche per tariffe elettriche, telefoniche, postali e ferroviarie. Mentre si attende la definitiva decisione del comitato interministeriale prezzi PCI e PSI chiedono che il provvedimento sia sottoposto all'esame del parlamento a causa dell'aumento di alcune specialità medicinali che l'industria sta facendo mancare sul mercato. Un comunicato anonimo del governo precisa che gli aumenti sono dovuti ad una normativa che è ancora da rivedere. Il parlamento viene sollecitato ad istituire l'apposita commissione di controllo auspicata da Andreotti in sede di presentazione dell'esecutivo.<ref>Il Messaggero, 30 settembre-1 ottobre 1976</ref>
*30 settembre: Il comitato interministeriale prezzi decreta l’aumento dei prodotti petroliferi avvantaggiando così i petrolieri per 300 miliardi: il provvedimento segue di poco quello del Consiglio dei ministri che aumenta il [[tasso di sconto]] da 12 a 15 punti, aumentando il costo dei prestiti bancari.
 
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