Mordini (famiglia): differenze tra le versioni

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Il primo stemma attestato fu utilizzato nel territorio pisano e consisteva di una torre di color rosso, sotto la quale veniva raffigurato un leopardo nell'atto di mordere una spada d'oro<ref name=AdS />.
 
A [[Barga]] si trova il Palazzo Mordini<ref>https://www.weagoo.com/it/card/15858/palazzo-mordini</ref>, un tempo abitazione privata del senatore [[Antonio Mordini]], ed oggi Museo del Risorgimento Italiano.<ref>[http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=comparc&Chiave=416499&RicProgetto=personalita]</ref>
 
A [[Castelfidardo]] si trova un altro palazzo appartenente alla famiglia ed oggi convertito in biblioteca comunale<ref>{{Cita web |url=http://www.comune.castelfidardo.an.it/visitatore/index.php?id=50028 |titolo=Copia archiviata |accesso=7 febbraio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190207020245/http://www.comune.castelfidardo.an.it/visitatore/index.php?id=50028 |dataarchivio=7 febbraio 2019 |urlmorto=sì }}</ref>.
 
[[Antonio Mordini]] (1819-1902), Ministro dei Lavori pubblici e senatore del Regno d'Italia, fu molto vicino a [[Giuseppe Garibaldi]].<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-mordini_(Dizionario-Biografico)/]</ref> Dopo la Spedizione dei Mille, fu proclamato prodittatore di Sicilia<ref>{{Cita libro|titolo=Storia dell'insurrezione siciliana dei successivi avvenimenti per l'indipendenza ed unione d'Italia e delle gloriose gesta di Giuseppe Garibaldi|url=https://books.google.com/books?id=YREJemmJEG0C&pg=PA71&lpg=PA71&dq=giuseppe+garibaldi+mordini+prodittatore&source=bl&ots=daLpywRFFn&sig=ACfU3U3bbWnX6g60jEo_Q7LhI2rFjWrUMA&hl=en&sa=X&ved=2ahUKEwithoyJxKzgAhURnOAKHc3VATQQ6AEwDHoECAEQAQ#v=onepage&q=giuseppe%20garibaldi%20mordini%20prodittatore&f=false|accesso=2019-02-08|data=1861|editore=Libreria di Francesco Sanvito|lingua=it}}</ref> e convocò il [[Plebiscito delle province siciliane del 1860]] che ''de facto'' contribuiva alla fusione con il nascente [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]<ref>{{Cita libro|nome=Christian|cognome=Satto|titolo=Dalla rivoluzione al governo. La sinistra di Antonio Mordini nell'età della destra 1861-1869: La sinistra di Antonio Mordini nell'età della destra 1861-1869|url=https://books.google.com/books?id=CoH-CQAAQBAJ&pg=PA11&lpg=PA11&dq=Antonio+di+Leonardo+Mordini&source=bl&ots=wWNWSpaEgn&sig=ACfU3U2NDo6wePa5FYf7G9udC6w3O9RWDA&hl=en&sa=X&ved=2ahUKEwichdK5xazgAhXHxVkKHTIUBb0Q6AEwDHoECAEQAQ#v=onepage&q=Antonio%20di%20Leonardo%20Mordini&f=false|accesso=2019-02-08|data=2014-10-21|editore=FrancoAngeli|lingua=it|ISBN=9788891718082}}</ref>.
[[File:Ritratto Ciriaco Mordini.jpg|miniatura|Ritratto C.Mordini.]]
[[Ciriaco Mordini]] (1831-1900), insignito del titolo di [[Cavaliere]] del Regno d'Italia<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.castelfidardo.an.it/una-sala-museo-per-ciriaco-mordini/|titolo=Una sala-museo per Ciriaco Mordini {{!}} Comune di Castelfidardo|sito=www.comune.castelfidardo.an.it|accesso=2022-08-15}}</ref><ref>{{Cita libro|cognome=Italy|titolo=Gazzetta ufficiale del regno d'Italia|url=https://books.google.com/books?id=Y49QAAAAYAAJ&newbks=0&printsec=frontcover&pg=PA6267&dq=ciriaco+mordini&hl=en|accesso=2022-08-15|data=1894|lingua=it}}</ref>, fu un impreditoreimprenditore e filantropo italiano. Abbandonata [[Parigi]], dedicò la sua vita ad opere filantropiche e sociali all’avanguardia<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.castelfidardo.an.it/una-sala-museo-per-ciriaco-mordini/|titolo=Una sala-museo per Ciriaco Mordini {{!}} Comune di Castelfidardo|sito=www.comune.castelfidardo.an.it|accesso=2022-08-15}}</ref> che alla sua morte passarono allo Stato: l’orfanotrofio femminile, l’asilo Margherita di Savoia, l’ospedale degli infermi, e l’Ospizio tutt’oggioggi a lui intestato<ref>{{Cita web|url=https://www.castelfidardostorica.it/ciriaco-mordini-e-ospizio/ospizio/|titolo=L'OSPIZIO CIRIACO MORDINI CIRIACO MORDINI E IL SUO OSPIZIO - WWW.CASTELFIDARDOSTORICA.IT|autore=Tiziano Baldassarri|sito=Castelfidardo Storica|lingua=it-IT|accesso=2022-08-15}}</ref>.
 
Pronipote di Antonio, [[Alfredo Mordini]] (Firenzuola, 29 giugno 1902 – Milano, 10 luglio 1969) fu un personaggio politico e partigiano italiano. Nell'aprile del 1937, Mordini si arruola nel Battaglione Garibaldi in difesa della Repubblica nella Guerra civile spagnola.[https://books.google.com/books?id=UmxaWvOL_IgC&pg=PA283&lpg=PA283&dq=alfredo+mordini&source=bl&ots=LkPfjNavzd&sig=ACfU3U31VLrU_IrxNAKlXzXtXNFRcMV9_g&hl=en&sa=X&ved=2ahUKEwiC0b3LjrfgAhUDSN8KHQbqBrU4ChDoATAAegQICRAB#v=onepage&q=alfredo%20mordini&f=false]
[[File:Ritratto di Antonio Mordini.jpg|miniatura|Ritratto di Antonio Mordini, Firenze, 1859.]]
Dopo un forzato esilio in Francia<ref>[http://lombardia.anpi.it/voghera/matres/materresist2000.pdf]</ref>, alla caduta del fascismo Mordini rientra in Italia e si arruola nel movimento di [[Resistenza italiana]]. Nell'aprile del 1945, Alfredo Mordini entra nella Milano appena liberata, insieme alla 51ª Brigata "Capettini" della Divisione "Gramsci"<ref>[http://archivioresistenza.fondazionegramsci.org/resistenza-gramsci/detail/IT-GRAMSCI-HIST0004-0000346/Varie.html?index=9&startPage=0&query=&jsonVal=%7B%22jsonVal%22%3A%7B%22query%22%3A%22*%3A*%22%2C%22startDate%22%3A%22%22%2C%22endDate%22%3A%22%22%2C%22fi]</ref>.
 
La pistola Beretta 1934, cal. 9 mm., matricola 778133, utilizzata da [[Aldo Lampredi]] nell'azione che condusse alla fucilazione di Benito Mussolini, fu consegnata ad Alfredo Mordini.[http://www.italoeuropeo.com/2008/03/27/aldo-lampredi-guido-psicologia-di-un-giustiziere/][https://biblio.toscana.it/argomento/Famiglia%20Mordini]
 
Dopo la morte di Alfredo Mordini, nel 1969, la moglie consegnerà la pistola Beretta all'amico Piero Boveri. Dal 1983 essa è conservata al Museo storico di Voghera.[http://ricerca.gelocal.it/laprovinciapavese/archivio/laprovinciapavese/2005/04/26/PZ1PO_PZ103.html]
 
[[Attilio Mordini|Attilio]] [[Attilio Mordini|Mordini]] ([[Firenze]], [[22 giugno]] [[1923]] – [[Firenze]], [[4 ottobre]] [[1966]]) fu uno scrittore e teologo italiano. Collaborò alla rivista ''L'Ultima''<ref>{{Cita libro|nome=Pallanti|cognome=Giovanni|titolo=«L’Ultima»|url=https://www.sefeditrice.it/catalogo/lultima/857|accesso=2022-08-15|data=2016|editore=https://issuu.com/sefeditrice/docs/pallanti_ultima_issuu|ISBN=978-88-6032-376-7}}</ref>, fondata da [[Giovanni Papini]], e a varie pubblicazioni di indirizzo cattolico. Mantenne rapporti collaborativi ed epistolari con l'elite intellettuale cattolica del dopo guerra, in particolare con [[Gianni Baget Bozzo|Gianni Baget]] [[Gianni Baget Bozzo|Bozzo]], [[Giano Accame|Giano]] [[Giano Accame|Accame]], [[Silvano Panunzio|Silvano]] [[Silvano Panunzio|Panunzio]], [[Franco Cardini|Franco]] [[Franco Cardini|Cardini]]<ref>{{Cita web|url=https://www.secoloditalia.it/2021/11/pubblicato-un-inedito-di-attilio-mordini-lo-studioso-che-combatteva-lateismo-delloccidente/|titolo=Pubblicato un inedito di Attilio Mordini, lo studioso che combatteva l'ateismo dell'Occidente|sito=Secolo d'Italia|data=2021-11-28|lingua=it-IT|accesso=2022-08-15}}</ref>.
 
La pistola Beretta 1934, cal. 9 mm., matricola 778133, utilizzata da [[Aldo Lampredi]] nell'azione che condusse alla fucilazione di Benito Mussolini, fu consegnata ad Alfredo Mordini.<ref>[http://www.italoeuropeo.com/2008/03/27/aldo-lampredi-guido-psicologia-di-un-giustiziere/][https://biblio.toscana.it/argomento/Famiglia%20Mordini]</ref> Dopo la morte di Alfredo Mordini, nel 1969, la moglie consegnerà la pistola Beretta all'amico Piero Boveri. Dal 1983 essa è conservata al Museo storico di Voghera.<ref>[http://ricerca.gelocal.it/laprovinciapavese/archivio/laprovinciapavese/2005/04/26/PZ1PO_PZ103.html]</ref>
 
[[Attilio Mordini|Attilio]] [[Attilio Mordini|Mordini]] ([[Firenze]], [[22 giugno]] [[1923]] – [[Firenze]], [[4 ottobre]] [[1966]]) fu uno scrittore e teologo italiano. Collaborò alla rivista ''L'Ultima''<ref>{{Cita libro|nome=Pallanti|cognome=Giovanni|titolo=«L’Ultima»|url=https://www.sefeditrice.it/catalogo/lultima/857|accesso=2022-08-15|data=2016|editore=https://issuu.com/sefeditrice/docs/pallanti_ultima_issuu|ISBN=978-88-6032-376-7}}</ref>, fondata da [[Giovanni Papini]], e a varie pubblicazioni di indirizzo cattolico. Mantenne rapporti collaborativi ed epistolari con l'elite intellettuale cattolica del dopo guerra, in particolare con [[Gianni Baget Bozzo|Gianni Baget]] [[Gianni Baget Bozzo|Bozzo]], [[Giano Accame|Giano]] [[Giano Accame|Accame]], [[Silvano Panunzio|Silvano]] [[Silvano Panunzio|Panunzio]], [[Franco Cardini|Franco]] [[Franco Cardini|Cardini]]<ref>{{Cita web|url=https://www.secoloditalia.it/2021/11/pubblicato-un-inedito-di-attilio-mordini-lo-studioso-che-combatteva-lateismo-delloccidente/|titolo=Pubblicato un inedito di Attilio Mordini, lo studioso che combatteva l'ateismo dell'Occidente|sito=Secolo d'Italia|data=2021-11-28|lingua=it-IT|accesso=2022-08-15}}</ref>.
 
[[File:Palazzo Mordini.jpg|miniatura|Palazzo della Famiglia Mordini, Barga.]]