Storia dell'Austria: differenze tra le versioni

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Nel 1745 Maria Teresa, alla morte dell'[[imperatore del Sacro Romano Impero|imperatore]] [[Carlo VII di Baviera]], non potendo succedergli a causa della [[legge salica]] fece incoronare il marito [[Francesco I di Lorena]]. Pertanto, l'arciduchessa Maria Teresa non sarà mai chiamata "imperatrice", né nel corso della sua vita né successivamente, ma talvolta si parlò di lei come "imperatrice d'Austria".<ref>{{cita|Vajda, 1986|p. 289}}.</ref>
 
Annoverata tra i [[Dispotismo illuminato|monarchi illuminati]], Maria Teresa fu artefice di numerosissime riforme che ebbero un vasto impatto sull'arretrata Austria dell'epoca. Per prima cosa mise mano alla disastrata economia introducendo un approccio simile a quello in uso nei privati, come la [[partita doppia]]. Istituì la camera aulica dei conti, abolì alcuni antichi privilegi, impose un [[censimento]] generale, organizzò il sistema tributario in maniera più omogenea. Per favorire la circolazione dei beni, il 15 giungogiugno 1762 vennero stampate le prime monete cartacee. L'abolizione di dazi e pedaggi privati aiutarono i commerci fornendo uno sbocco alla produzione industriale da tempo arretrata.<ref>{{cita|Vajda, 1986|pp. 275-277}}.</ref> Dopo 13 anni di lavoro, nel 1766 fu pronta il ''[[Codex theresianus]]'', una delle prime codificazione di [[diritto privato]], mentre quattro anni più tardi entrò in vigore la ''[[Constitutio Criminalis Theresiana]]''. Dopo un acceso dibattito conseguente alle teorie di [[Cesare Beccaria]] (al tempo suddito dell'Austria) esplicitate nel suo ''[[Dei delitti e delle pene]]'', il 2 gennaio 1776 venne abolita la [[tortura]] anche grazie all'influsso del consigliere [[Joseph von Sonnenfels]].<ref>{{cita|Vajda, 1986|p. 278}}.</ref> Parte delle riforme furono anche a favore delle classi più povere, imponendo un obbligo di istruzione e limitando il potere dei proprietari terrieri sui contadini senza però intaccare i privilegi dei primi troppo potenti per farseli nemici.<ref>{{cita|Vajda, 1986|p. 278-279}}.</ref> In campo religioso Maria Teresa respinse con decisione anche le intromissioni della Chiesa nelle sue prerogative di monarca e controllò personalmente la selezione di arcivescovi, vescovi e abati;<ref>{{Cita|Mahan, 1932|p. 251}}.</ref> inoltre adottò una politica piuttosto intollerante verso protestanti ed ebrei.<ref>{{Cita|Saperstein, 1996|p. 447}}.</ref>
 
Non riconoscendo il possesso della Slesia alla Prussia, Maria Teresa d'Asburgo riprese le ostilità contro [[Federico II di Prussia|Federico II]], e riuscì a trovare appoggio nella Francia. Iniziò così la [[guerra dei sette anni]] (1756-1763), che non fu vinta da nessuno, però non portò alla restituzione della Slesia.