Ibridazione tecnologica: differenze tra le versioni
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== Storia ==
In Italia l'applicazione di tale pratica in campo edilizio è stata teorizzata e messa in atto a partire dagli [[Anni 1980|anni ottanta]] del [[XX secolo]] dal prof. [[Giorgio Ceragioli (ingegnere)|Giorgio Ceragioli]] e dal gruppo di architetti [[Torino|torinesi]] della scuola di specializzazione in ''Tecnologia, architettura e città nei Paesi in via di sviluppo'' del [[Politecnico di Torino]].<ref name=polito>{{Cita libro | titolo = Ibridazione tecnologica | autore = AA.VV. | editore = [[Politecnico di Torino]] | url = http://www.polito.it/crd-pvs/documenti/531.pdf | accesso = 9 marzo 2023 }}</ref> Successivamente, anche a livello
Il concetto è stato successivamente esteso ad altri campi quali il [[Disegno industriale|design]]<ref>{{Cita libro | titolo = Vincere con le idee: innovazione design performance | autore = Enzo Baglieri e Gabriella Lojacono | editore = EGEA | anno = 2009 |id = ISBN 978-88-238-7126-7}}</ref>, l'impiantistica (ad esempio nell'ambito della generazione di energia elettrica <ref>{{Cita web | titolo = Sostenibilità: la CNN sceglie Ollagüe | url = https://www.enelgreenpower.com/it/media/news/2016/06/sostenibilita-la-cnn-sceglie-ollague | data=15 giugno 2015 | accesso = 9 marzo 2023 | editore = [[Enel|Enel Green Power]]}} </ref>) o ai trasporti<ref>{{Cita libro | titolo = Key Concepts in Energy - Technological Hybridization | autore = Nuno Luis Madureira | lingua = en | anno = 2014 | id = ISBN 978-3-319-04978-6 | url = https://link.springer.com/chapter/10.1007/978-3-319-04978-6_4 }}</ref>.
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