Sedantag: differenze tra le versioni

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Già nella primavera del 1871, un comitato di personalità dei circoli ecclesiastici protestanti e liberali fece una petizione al [[kaiser|''kaiser'']] Guglielmo I per nominare un giorno che potesse essere celebrato come ila giornata della fondazione dell'impero. Tuttavia il ''kaiser'' rifiutò il 18 gennaio poiché questa data era anche il giorno della prima incoronazione reale [[Sovrani di Prussia|prussiana]], che non doveva essere oscurata da una festa tedesca nazionale. Invece di celebrazioni prescritte, si sperava che, analogamente alla commemorazione della [[battaglia di Lipsia]], celebrazioni spontanee tra la popolazione preservassero la memoria degli eventi della guerra.
 
Nel giugno del [[1872]], il [[Pastore (religione)|pastore]] della [[Vestfalia]] [[Friedrich Wilhelm Bodelschwingh]] riprovò a suggerire un giorno per una festa nazionale e questa volta la scelta ricadde sul 2 settembre, data della resa di Napoleone III a Sedan. Le ragioni che portarono il pastore tedesco ad abbracciare una festa nazionalistica sostanzialmente laica, risiedevano nella sua particolare filosofia: un severo [[protestantesimo]] ed un'esaltazione della disciplina in tempo di pace e di guerra. Per Bodelschwingh la guerra altro non era che un fatto voluto da [[Dio]] per evitare la decadenza dell'animo umano in tempo di pace.<ref>{{Cita libro|autore=Gustav V. Bodelschwingh|titolo=Friedrich V. Bodelschwingh|anno=1922|editore=Bethel|lingua=de|p=307}}</ref> L'intento originale dell'ideatore del ''Sedantag'' era dunque quello di celebrare il vigore tedesco e condannare la frivolezza dei festeggiamenti mondani, più che celebrare l'unificazione della Germania. Tuttavia, siccome la vittoria a Sedan era strettamente legata alla fondazione dell'impero e riusciva a "venire incontro" alle esigenze del ''kaiser'', il ''Sedantag'' nacque sostanzialmente come festa nazionalista e patriottica. In più questa vittoria militare esaltava ''de facto'' l'efficienza dell'[[esercito prussiano]].<ref>{{Cita libro|autore=George L. Mosse|titolo=La nazionalizzazione delle masse|anno=1975|editore=Il Mulino|città=Bologna|pp=135-137|ISBN=8815131248}}</ref>[[File:Prussian War Veteran Silver Medal Day of Sedan 1895.jpg|miniatura|271x271px|[[Ricompense al valor militare|Medaglia d'argento]] del ''Sedantag'' del [[1895]] assegnata ai [[Veterano di guerra|Veterani di guerra]] prussiani dalla cittadina di [[Brehna]] vicino a [[Halle (Sassonia-Anhalt)|Halle]], oggi in [[Sassonia-Anhalt]].]]
 
Dal [[1873]], il ''Sedantag'' incominciò a diventare sempre più popolare come giorno festivo, in contrapposizione al festival annuale di primavera nel Giorno della Fondazione del ''reich'' tedesco ([[18 gennaio]] 1871) o alle celebrazioni per l'[[Trattato di Francoforte|accordo di pace a Francoforte]] ([[10 maggio]] 1871). Tuttavia, non fu mai un giorno festivo nazionale ufficiale per scelta di Guglielmo I, né fu mai così importante, per lo meno agli occhi della [[Casato di Hohenzollern|famiglia reale prussiana]], come la "Parata dell'Imperatore" o i festeggiamenti in occasione del compleanno del ''kaiser''.
[[File:Prussian War Veteran Silver Medal Day of Sedan 1895.jpg|miniatura|271x271px|[[Ricompense al valor militare|Medaglia d'argento]] del ''Sedantag'' del [[1895]] assegnata ai [[Veterano di guerra|Veterani di guerra]] prussiani dalla cittadina di [[Brehna]] vicino a [[Halle (Sassonia-Anhalt)|Halle]], oggi in [[Sassonia-Anhalt]].]]
 
== Le celebrazioni del ''Sedantag'' ==
[[File:Frankfurt Goetheplatz 1895.jpg|miniatura|400x400px|Celebrazione del ''Sedantag'' del [[1895]] a [[Francoforte sul Meno|Francoforte]], di fronte all'''Hotel zum Schwan'', luogo dove fu stipulato il [[Trattato di Francoforte|trattato di pace]] del [[1871]] che pose fine alla guerra franco-prussiana.]]
 
=== La festa sotto il ''kaiser'' Guglielmo I (1971-1988) ===
Sin dall'inizio della prima edizione del ''Sedantag'', vi furono opinioni contrastanti sulla forma che le celebrazioni avrebbero dovuto avere. Tuttavia l'inaugurazione della [[Colonna della Vittoria]] di [[Berlino]] il 2 settembre [[1873]], decorata con [[Cannone|cannoni]] sottratti ai francesi durante la guerra franco-prussiana, enfatizzò chiaramente la componente militare dell'unificazione del reich e, quindi, della festa. Non a caso tra gli ospiti figuravano, tutti in uniforme militare, membri della famiglia imperiale, un gran numero di principi tedeschi e delegazioni militari del ''reich''. Questo aspetto fu sottolineato dall'annuale parata militare del Corpo delle Guardie tenuta da Guglielmo I a partire dal 1873 in occasione del ''Sedantag''. Per Guglielmo I, il 2 settembre era e rimase soprattutto un giorno d'onore per l'[[esercito]], in particolare l'esercito prussiano. Sebbene le sfilate non si svolgessero ogni anno il 2 settembre per motivi di programmazione, il riferimento simbolico al ''Sedantag'' rimase negli anni successivi e passò in secondo piano solo sotto l'Imperatore [[Guglielmo II di Germania|Guglielmo II]], dopo che questi rinviò le sfilate a metà agosto.
 
[[File:Frankfurt Goetheplatz 1895.jpg|miniatura|400x400px|Celebrazione del ''Sedantag'' del [[1895]] a [[Francoforte sul Meno|Francoforte]], di fronte all'''Hotel zum Schwan'', luogo dove fu stipulato il [[Trattato di Francoforte|trattato di pace]] del [[1871]] che pose fine alla guerra franco-prussiana.]]
In alcune occasioni, i contributi civili al ''design'' delle celebrazioni del ''Sedantag'' riuscirono a dare ai festeggiamenti un taglio differente, a differenza dell'idea di festa "austera" promossa da Bodelschwingh. Il Comitato Provinciale per la Missione Interna della [[Provincia del Reno|Renania-Vestfalia]] (''Rheinisch-Westfälische Provinzialausschuss für Innere Mission'') propose per la giornata una struttura da festa "tipicamente tedesca" per tutto il popolo: la vigilia del 2 settembre sarebbe stata contrassegnata dall'esecuzione di canti patriottici, fiaccolate e suono di campane. La parata celebrativa sarebbe dovuta iniziare con una processione di [[Veterano di guerra|veterani]] e [[Ufficiale (forze armate)|ufficiali]], accompagnati dalle autorità locali, attraverso strade addobbate a festa fino a giungere alla [[Chiesa (architettura)|chiesa]] del paese o della città, dove si sarebbero tenuti elogi, preghiere di ringraziamento e sermoni. Il pranzo doveva essere consumato tra familiari e nel pomeriggio si sarebbero svolti festeggiamenti all'aperto con il resto della società civile con bande musicali, discorsi cerimoniali, canti patriottici tradizionali e non, e, in generale, ogni genere di intrattenimento popolare. La serata si sarebbe conclusa sempre con festeggiamenti in famiglia. Nel [[1883]] ad [[Oldenburg (Oldenburg)|Oldenburg]], dopo la fiaccolata terminata all'1 di notte, i partecipanti danzarono fino alle 5.<ref name=":0">{{Cita libro|nome=George L. Mosse|titolo=La nazionalizzazione delle masse|anno=1975|editore=Il Mulino|città=Bologna|pp=137-138|ISBN=8815131248}}</ref> In alcune città (soprattutto a [[Lipsia]], [[Coburgo]], [[Braunschweig]], [[Worms]] e [[Stettino]]<ref>Oggi parte del [[Voivodato]] della [[Pomerania Occidentale]] in [[Polonia]]</ref>) oltre ai circoli militari furono incluse nelle celebrazioni anche alcune associazioni dal carattere marcatamente [[Patriottismo|patriottico]] come le associazioni di [[ginnastica]] e le associazioni dei [[Veterano di guerra|veterani]].