Isomeria: differenze tra le versioni

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=== Storia della stereoisomeria ===
[[File:Jacobus van 't Hoff by Perscheid 1904.jpg|miniatura|'''[[Jacobus Henricus van 't Hoff|Jacobus Henricus Van't Hoff]] (1852-1911).''']]
 
 
Colui a cui viene attribuita la nascita della stereoisomeria è [[Jacobus Henricus van 't Hoff|Jacobus Henricus Van't Hoff]] (nato nel 1852 nei [[Paesi Bassi]] e morto nel 1911 in [[Germania]]), attraverso la pubblicazione del suo saggio "Una proposta sull'estensione nello spazio delle formule di struttura attualmente usate in chimica". E un appunto sulla relazione tra l'attività ottica e la costituzione chimica dei composti organici.". Attraverso le sue ricerche è stato possibile determinare alcune regole che, ad oggi, sono ancora significative per la materia; una di queste è sicuramente la "regola di Van't Hoff", la quale permette di calcolare in maniera immediata il numero di enantiomeri possibili che un [[composto organico]] può presentare, con la formula: 2<sup>n</sup>, dove "n" corrisponde al numero di carboni chirali.
 
== Tipi di isomeri ==
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=== Isomeria costituzionale ===
Gli isomeri costituzionali sono isomeri in cui gli atomi si legano fra di loro in modo differente. Si riscontra una diversa successione di atomi o di più atomi associati fra loro nella molecola. L’L{{'}}''isomeria costituzionale''' o strutturale, si divide a sua volta in:
 
==== Isomeria di catena ====
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=== Stereoisomeri ===
Gli stereoisomeri, invece''',''' possono essere:
 
==== Isomeri configurazionali ====
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==== Isomeri geometrici ====
'''Isomeri''' geometrici, o cis-trans, nelle molecole in cui due carboni legati da un legame doppio sono entrambi legati a due gruppi differenti o, più in genere, in molecole la cui struttura impedisce una libera rotazione attorno a uno o più legami; le loro proprietà fisiche sono diverse, la loro reattività chimica è generalmente simile, ma vi sono notevoli eccezioni legate proprio a particolari configurazioni geometriche; conformazionali, è il caso in cui i possibili isomeri (in questo caso si possono chiamare anche conformeri o rotameri) sono frutto della rotazione di un legame semplice, o singolo (C-C) e delle possibili conformazioni di una molecola (come ad esempio nel caso in cui i sostituenti di un atomo o una catena di atomi si orienti ad elica e anche nelle conformazioni dei cicloalcani) producono molecole con ugual formula bruta, ugual connettività ma non sovrapponibili e la loro [[energia]] è differente'''.''' I conformeri non sono dei veri e propri isomeri, in quanto la barriera energetica tra le varie orientazioni è molto piccola e, a temperatura ambiente, l'una si trasforma nell'altra, pur avendo ciascuna una maggiore o minore probabilità a seconda della stabilità.Tuttavia questo [[livello energetico]], più è alto, più rende la disposizione di tale molecola meno stabile si tratta del caso della confromazione eclissata, in cui le nubi elettroniche dei legami sono più vicine; al contrario, la conformazione sfalsata è maggiormente stabile e viene raffigurata con la [[Proiezioneproiezione di Newman|proiezione di Newmann]]. Un ulteriore caso di differenza energetica, seppur minima, si ha nel caso delle cosiddette forme anti e gauche. Tra le conformazioni che si possono riscontrare nei cicloalcani, un fattore determinante nella stabilità dele molecole in una determinata posizione spaziale è fornita da un ingombro sterico minimizzato.
 
=== Conformazione del cicloesano ===
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Per esempio, il [[cicloesano]] (C<sub>6</sub>H<sub>12</sub>) presenta 3 diverse conformazioni e sono tutte e tre prive di tensione angolare. Queste 3 conformazioni sono in equilibrio tra di loro e sono: sedia, barca e twist.
 
La forma a sedia rappresenta la conformazione più stabile, siccome c’èc'è una disposizione sfalsata dei legami è assente la tensione torsionale.
 
Tra le tre la conformazione meno stabile è la forma a barca, infatti in essa è presente una tensione torsionale elevata (ΔE<sub>p</sub> = 6.5 kcal/mol) dovuta a una disposizione ecclissata dei vari legami. La forma a twist invece è intermedia (ΔE<sub>p</sub> = 5.5 kcal/mol), ma risulta più vicina alla conformazione alla barca che quella alla sedia per il valore di energia potenziale.
[[File:Cyclopentane3D.png|miniatura|Struttura del ciclopentano in 3D.]]
 
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non deve esserci rotazione attorno al legame tra i due atomi di carbonio; ciascuno dei due atomi di carbonio deve essere legato a due gruppi diversi. Per la prima condizione non può esserci isomeria cis-trans negli alcani in cui gli atomi di carbonio possono ruotare liberamente attorno al legame semplice; per la seconda non può esserci negli alchini in cui, essendo i due atomi di carbonio legati tramite un legame triplo, possono fare soltanto un altro legame). Pertanto l'isomeria cis-trans avviene solo negli alcheni e in alcuni casi nei cicloalcani  Le due coppie di composti riportate in questo esempio differiscono per la disposizione dei gruppi attorno a un elemento che impedisce rotazione, ad esempio un doppio legame o un anello.
[[File:Isomeria cis trans.PNG|miniatura|501x501px]]
Gli isomeri geometrici vengono comunemente classificati con due diversi tipi di nomenclatura: cis e trans o Z e E,''' dove Z corrisponde al termine tedesco “Zusammen” , e invece la lettera E corrisponde al termine “Entgegen”.''' Nella prima l'isomero cis è quello che ha due gruppi uguali dalla stessa parte di un doppio legame o di un ciclo, il trans li ha da parti opposte.[3] Nel secondo tipo di nomenclatura, l'isomero Z è quello con i gruppi a priorità maggiore dalla stessa parte (la priorità viene stabilita in base alle regole di priorità usate per la nomenclatura dei composti chirali) mentre l'isomero E li ha da parti opposte. A volte può succedere che le configurazioni cis e Z si equivalgano, come del resto trans e E.
 
== Isomeria ottica ==
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Questi enantiomeri non sono riconoscibili tramite la nomenclatura [[Unione internazionale di chimica pura e applicata|IUPAC]] (International Union of Pure and Applied Chemistry) per cui nel XX secolo il contributo dei tre chimici R.S. Cahn, C.K. Ingold e V. Prelog fu fondamentale per la creazione del sistema (R)-(S) che permette invece di distinguere le configurazioni dei centri chirali. L'attribuzione delle stesse lettere alle molecole avviene in base a quattro regole:
 
1.# ogniOgni gruppo che si lega al centro chirale ha una priorità assegnatagli in base al proprio numero atomico e paragonato a quello degli altri leganti, espressa con lettere o numeri.
 
2.# nelNel momento in cui sono presenti due numeri atomici uguali essi non si considerano prioritari, bensì vengono considerati tali i successivi.
 
3.# L’atomoL'atomo che possiede il numero atomico maggiore ha la priorità su tutti gli altri.
 
4.# I [[Doppio legame|I legami doppi]] o [[Triplo legame|tripli]] vengono considerati come legami semplici.
 
Questo sistema non ha come riferimento una specifica molecola, com’era la glicerladeide nel sistema D/L, e permette di determinare la configurazione assoluta relativa ad ognuno dei carboni stereocentri.
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=== Stereoisomeria e potere rotatorio ===
Spesso possiamo trovare che gli stereoisomeri vengono chiamati isomeri ottici. Nella nomenclatura tradizionale venivano contrassegnati con i segni (+) e (–) e chiamati destrogiro o levogiro. Il motivo per cui gli stereoisomeri venivano designati in questo modo è legato al comportamento diverso che hanno quando colpiti dalla luce polarizzata, mentre le proprietà fisiche e chimiche sono identiche nei due isomeri. Un fascio di luce polarizzato deriva da una sorgente di luce monocromatica, pensiamo per esempio a un fascio generato da vapori di sodio metallico con lunghezza d’ondad'onda (λ) di 589 nm. Una volta generato, questo fascio passa attraverso un prisma che ha una particolare composizione chimica, chiamato polarizzatore. Il polarizzatore riesce a selezionare un unico piano di vibrazione della luce emessa dalla sorgente (che vibra in infiniti piani). Immaginiamo che questo fascio di luce attraversa un contenitore di quarzo, chiamato anche tubo portacampione, che contiene solvente puro e successivamente passa in un prisma, chiamato anche analizzatore. L’intensitàL'intensità di questo fascio di luce è massima quando gli assi dei due prismi risultano paralleli. Quando il contenitore del solvente è riempito con una soluzione contenente uno dei due isomeri ottici, il fascio di luce polarizzata è deviato verso destra e verso sinistra con un certo angolo α, chiamato potere rotatorio.
[[File:Polarimetro.gif|miniatura|Schema dei costituenti di un polarimetro]]
Dunque, si dice che enantiomeri possiedono un’attività ottica che corrisponde al valore dell’angolo di rotazione del fascio di luce. Uno stereoisomero può avere una deviazione in senso orario (+), oppure in senso antiorario (-), ma il suo enantiomero provocherà una deviazione che è uguale in valore assoluto, ma di segno opposto. Quando la miscela è composta in parti uguali dei due enantiomeri viene chiamata miscela racemo e tale tipologia di miscela non è in grado di deviare la luce, per cui la sua attività ottica è nulla.
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== Note ==
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# '''^''' <sup>''[[Utente:Francesca Ophelia Fedi/Sandbox#cite ref-:0 1-0|Salta a:a]]''</sup> <sup>''[[Utente:Francesca Ophelia Fedi/Sandbox#cite ref-:0 1-1|b]]''</sup> (<abbr>IT</abbr>) T. W. Graham Solomons, ''Chimica organica'', a cura di G. Ortaggi, D. Misiti, 2°, 1988, p. 125.
# [[Utente:Francesca Ophelia Fedi/Sandbox#cite ref-2|'''^''']] (<abbr>IT</abbr>) Giulio Natta, Mario Farina, ''Stereochimica molecole in 3D'', Mondadori, 1979, [[ISBN]] [[Speciale:RicercaISBN/9788804079750|9788804079750]].
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== Bibliografia ==
 
* David Savada, David M. Hills, H. Craig Heller, May R. Berenbaum, Vito Posca, ''Il carbonio, gli enzimi, il DNA Chimica organica, biochimica e biotecnologie'', Scienze Zanichelli, 2020, [[ISBN]] [[Speciale:RicercaISBN/9-788808-337313|9-788808-337313]].
* E. Santaniello, M. Alberghina, M. Coletta, F. Malatesta, S. Marini, ''Principi di chimica generale e organica'', 2a edizione, Piccin, 2014, [[ISBN]] [[Speciale:RicercaISBN/978-88-299-2681-7|978-88-299-2681-7]].
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* (<abbr>IT</abbr>) Giulio Natta, Mario Farina, ''Stereochimica molecole in 3D'', Mondadori, 1979, [[ISBN|EAN]]  [[Speciale:RicercaISBN/9788804079750|9788804079750]].
* (<abbr>IT</abbr>) Goodman - Gilman - Brunton - Hilal Dandan - Knollmann, ''Le basi Farmacologiche della Terapia'', 3°, 1989 <abbr>[1975]</abbr>, [[ISBN]] [[Speciale:RicercaISBN/88-08-06624-X|88-08-06624-X]].