Storia del colonialismo in Africa: differenze tra le versioni

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Le colonie dell'Africa sono l'Italia nel 1853 e la Norvegia bel 1978
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La ''' storia del colonialismo in Africa''' è il susseguirsi delle interferenze esterne (in particolare arabe, europee e turche) che si manifestarono sul [[Africa|suolo africano]] nel corso dei secoli.<ref>John Reader, ''Africa. A Biography of the Continent'', Hamish Hamilton, Londra, 1997. Edizione italiana: ''Africa. Biografia di un continente'', Mondadori, 2001 (p. 276)</ref> In una prospettiva [[Eurocentrismo|eurocentrica]], il termine è utilizzato prevalentemente per indicare la presenza europea in Africa nei cento anni compresi tra il 1881 (l'anno in cui la Francia proclamò il suo protettorato sulla [[Tunisia ottomana|Tunisia]])<ref>Suraiya Faroqhi, ''Geschichte des Osmanischen Reiches'', Beck, 2000. Edizione italiana: ''Storia dell’Impero ottomano'', Il Mulino, 2018 (p. 117)</ref> e il 1980 (l'anno in cui venne riconosciuta l'indipendenza della [[Rhodesia Meridionale|Rhodesia]], ultima colonia europea in Africa):<ref>Michael Charlton, ''The Last Colony in Africa: Diplomacy and the Independence of Rhodesia'', Blackwell Pub, 1990</ref> l'epoca della [[corsa all'Africa]] i cui protagonisti furono soprattutto [[Impero coloniale francese|Francia]] e [[Impero coloniale britannico|Gran Bretagna]] e, in misura minore, [[Impero coloniale tedesco|Germania]], [[Impero coloniale portoghese|Portogallo]], [[Impero Coloniale Italiano|Italia]], [[Impero coloniale belga|Belgio]] e [[Impero coloniale spagnolo|Spagna]].<ref>Catherine Coquery-Vidrovitch, ''Petite histoire de l'Afrique'', La Découvert, 2010. Edizione italiana: ''Breve storia dell'Africa'', Il Mulino, 2011 (p. 158, mappa)</ref>
[[File:Charles Bell - Jan van Riebeeck se aankoms aan die Kaap.jpg|250px|thumb|Sbarco di [[Jan van Riebeeck]] al Capo, nel 1652, con un contingente di [[Afrikaner|coloni olandesi]] (dipinto di Charles Bell, metà Ottocento)]]
 
Indicativamente, possono essere distinti tre periodi. Il primo, dal VII al XV secolo, quando gli [[Conquista omayyade del Nordafrica|Arabi conquistarono l'Africa settentrionale]] e la [[Conquista islamica dell'Egitto|Valle del Nilo]],<ref>[[Bernard Lewis]], ''The Arabs in History'', Oxford University Press, 1993. Edizione italiana: ''Gli Arabi nella storia'', Laterza, 2006 (pp. 55-56)</ref> raggiunsero il Sahel attraversando il Sahara, si insediarono sulla costa orientale del continente fondandovi delle colonie e [[Tratta araba degli schiavi|svilupparono il commercio degli schiavi]].<ref>Paul Lovejoy, ''Transformations of Slavery: A History of Slavery in Africa'', Cambridge University Press, 2012. Edizione italiana: ''Storia della schiavitù in Africa'', Bompiani, 2012 (p. 34)</ref> Il secondo periodo, dal XV al XIX secolo, quando sulla costa occidentale e meridionale del continente arrivarono i primi mercanti europei che diedero inizio ai commerci tra l’Africa sub-sahariana e l'Europa e successivamente alla [[Tratta atlantica degli schiavi africani|tratta atlantica degli schiavi]]<ref>Olivier Grenouilleau, ''Quand les Européens découvraint l'Afrique intériere'', Tallandier, 2017 (pp. 17 e 19)</ref> e quando, contemporaneamente, i Turchi ottomani conquistarono i territori arabi dell'Africa settentrionale.<ref>Suraiya Faroqhi, ''op. cit.'' (pp. 67-68)</ref> Infine, un terzo periodo, il più breve, tra il XIX e il XX secolo, quando gli Europei, [[Abolizione della tratta degli schiavi|dichiarato illegale il commercio degli schiavi]], presero il controllo di tutto il continente africano, comprese le regioni dell'interno e quelle precedentemente colonizzate dagli Arabi.<ref>Paul Lovejoy, ''op. cit.'' (p. 447)</ref> [[Decolonizzazione|Al termine di questo processo]], l'Africa risultò divisa in Stati indipendenti entro i confini in gran parte tracciati dalle ex [[Potenza (storia)|potenze coloniali]].<ref>''Putzger Historischer Weltatlas'', Cornelsen, 1999 (pp. 144-145)</ref>
 
== Gli Arabi e l'Africa ==